Tu sei qui: ChiesaChiusura Monastero di Ravello: Nicola Amato scrive a Papa Francesco
Inserito da (redazionelda), martedì 20 aprile 2021 12:08:23
"Supplica di intercessione a Sua Santità per evitare la soppressione del Monastero delle Clarisse di Santa Chiara in Ravello". E' l'oggetto della missiva a firma di Nicola Amato, inviata a Papa Francesco per scongiurare il rischio di chiusura dello storico istituto monastico di Ravello.
Segue testo integrale.
Santo Padre
Le scrivo come cittadino impegnato civilmente, come consigliere comunale, ma soprattutto come figlio di Dio, per perorare un Vostro santo e benedetto intervento per scongiurare la chiusura (soppressione) del Monastero delle Clarisse di Santa Chiara in Ravello (Costiera Amalfitana), edificato ben 730 anni orsono, tra i primi Monasteri clariani in Italia.
La notizia diffusa di una concreta possibilità di chiusura del monastero di Santa Chiara di Ravello getta nello sconforto più profondo il territorio che per circa 730 anni ha beneficiato della presenza spirituale, assistenziale e caritativa di una gloriosa istituzione della Chiesa, costringendo tutta la cittadinanza ad una pacifica ma doverosa protesta.
Nella lettera allegata, inviata alle autorità civili e religiose, emerge tutta l'amarezza per una vicenda che, se gestita con il senso buono e dei buoni pastori, avrebbe portato a sviluppi ben diversi da quelli attuali.
In discussione non è la gestione delle attività monastiche degli ultimi quindici anni che pure hanno visto "l'allontanamento forzato e di notte", di due anziane consorelle (di 81 e 83 anni ciascuna), vicenda per la quale si ribellò tutta la Città di Ravello (purtroppo senza esito).
Oggi il problema è diverso e, forse, attiene alla mancanza di vocazioni e la presenza di un numero di sorelle insufficienti per una vita di comunità, ma che potrebbe rifiorire se a livello nazionale si potesse decidere per lo spostamento di due o tre sorelle nel nostro Monastero (per le sorelle votate alla vita monastica, vige sempre la regola dell'obbedienza!).
In tutte le vicende che hanno segnato la vita della comunità religiosa il ruolo svolto dalla città di Ravello con la sua Chiesa particolare prima e, successivamente, dall'Arcidiocesi di Amalfi-Cava de'Tirreni, è stato sempre determinante nella ricerca delle migliori soluzioni alla complessità delle vicende spirituali e materiali.
L'incessante servizio che le figlie di S. Chiara nei secoli hanno svolto in quelle sante mura, inducono a sollecitare le supreme autorità della Chiesa, per far valere le ragioni della fede, della storia e della cultura che da 730 anni sostengono il monastero di Ravello, la cui opera plurisecolare non può essere cancellata per sempre da un freddo calcolo numerico.
Santità, senza voler confliggere con le regole ecclesiastiche e monastiche, che pure possono essere modificate, con questa supplica chiedo una Vostra intercessione sulla vicenda auspicando che il Buon Dio illumini le menti di chi dovrà assumere provvedimenti importanti, rinviando ogni altra decisione di chiusura o soppressione.
Con profondo rispetto e umiltà, Nicola Amato.
Fonte: Il Vescovado
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