Riassorbimento di 400 ex dipendenti di Cavamarket, molti dei quali già al lavoro, entro la fine del mese corrente; apertura dei 17 punti vendita presenti nel territorio salernitano, 8 a Caserta, 6 a Napoli e 4 ad Avellino. Questo l’obiettivo di Carlo Caputo, presidente del gruppo “2C spa”, che ha stipulato con la Holding D’Andrea Company il contratto di fitto di 35 punti vendita Gds e Cavamarket prima della dichiarazione di fallimento dell’Hdc.

Si attende ora solo la conferma del giudice delegato, successiva alla verifica del curatore fallimentare Giovanni Alari. Elevato l’ottimismo in tal senso da parte degli organi sindacali, che vedono di buon occhio la riapertura di alcuni market ex Despar nel territorio regionale, la qual cosa ha ridato il lavoro a centinaia di dipendenti ed in parte rassicurato i creditori del gruppo. Ed entro Ferragosto dovrebbero essere, in effetti, 20 i punti vendita a riaprire.

Il capitale sociale messo a disposizione dalla “2C” ammonta a circa 2 milioni di euro. Gli imprenditori casertani Caputo e Catone contano di acquisire all’asta i market dell’ex marchio Despar. Ed è proprio in questa prospettiva che troverebbe giustificazione il breve limite temporale posto al contratto di fitto per le società gestite dal patron Della Monica.

Ed intanto continua la presenza dei prodotti Carrefour, società francese con la quale la “2C” ha stipulato un contratto di somministrazione, negli 8 punti vendita già riaperti (tra questi anche l’ex Interspar cavese di Corso Mazzini), così come s’infittiscono sempre più le voci di una probabile partecipazione all’asta da parte della stessa società transalpina della grande distribuzione.