Tu sei qui: CronacaA Salerno la prima manifestazione "ad alta voce": insieme per dire NO al razzismo
Inserito da (redazionelda), domenica 30 settembre 2018 21:19:00
di Miriam Bella
"Non è certo un caso che per la manifestazione "Ad Alta Voce" tenutasi a Salerno, il comitato Europa senza Muri abbia scelto il 28 settembre."
A dichiararlo è uno degli organizzatori, Ubaldo Baldi dell'ANPPIA, Associazione Nazionale Perseguitati Politici Italiani Antifascisti, il quale ci spiega l'importanza del legame fra questo giorno e lo stesso del 1943, in cui l'Italia vide la nascita dei primi moti antinazisti proprio a Scafati, nella provincia salernitana.
"Quello che ci ha spinto a scendere in piazza", è sempre Baldi a parlare, "è l'indignazione nei confronti della campagna di odio razziale che ormai è presente ovunque, dai social ai mass media."
E ad indignarsi sono in molti fra studenti, associazioni cattoliche, sindacati e vari esponenti della politica, come l'europarlamentare Massimo Paolucci, che dichiara: "Essere qui oggi è importante, per dire NO all'ipocrisia di chi crede di porre fine a una tragedia mondiale, che è quella di chi fugge da una dittatura o dalla povertà, erigendo muri.
Lo stesso Occidente è causa di molti dei problemi dell'Africa, con le sue, le nostre politiche sbagliate. Allora è giusto che si diano delle regole all'immigrazione, ma non è fingendo di ignorare la realtà oggettiva che si può risolvere il problema."
Per Arturo Scotto di Aritcolo 1, invece, la presenza a questo evento è una forma di "resistenza al tentativo di cambiare la costituzione materiale di un Paese, che è antifascista e non può essere sporcato da azioni, che più che alla politica somigliano al bullismo."
"Ad alta voce" pare, dunque, solo il primo degli eventi volti a combattere l'attuale deriva antiumanitaria, stando a ciò che apprendiamo da Maria Di Serio, altra promotrice della manifestazione.
"Da oggi abbiamo scelto di assumerci la responsabilità di osservare i cambiamenti della società che ci circonda: la paura del diverso genera sempre conflitti interni, rischiando di dare vita ad azioni di stampo fascista, cosa che non siamo disposti a consentire.
Per questo vogliamo riprendere un percorso democratico, che passi anche attraverso i più giovani. Siamo intenzionati, con la collaborazione dei dirigenti, ad entrare nelle scuole di Salerno e provincia, proprio per parlare con gli studenti e organizzare con loro delle iniziative sul tema."
Una battaglia lunga quella che si prevede in cui, al di là di sigle e di bandiere, a prescindere dalla convergenza o meno di opinioni su altre cose, è importante fare fronte unico, indossando la maglia coi colori della sola propria squadra, quella della razza umana.
Credit picture: Arturo Palumbo
Fonte: Il Vescovado
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