Tu sei qui: CronacaA Scampia clan costringe mamma e figlio ad abbandonare casa: due arresti. Borrelli: «La camorra tiene sotto scacco il territorio»
Inserito da (Redazione Costa d'Amalfi), venerdì 23 settembre 2022 09:24:41
A Scampia madre e figlio sono stati costretti ad abbandonare la propria abitazione sotto le minacce di due affiliati di un clan.
Secondo quanto ricostruito dalle indagini, dirette dalla Direzione distrettuale antimafia, i due uomini, Leopoldo Marino e Carmine Pandolfi, nel luglio 2021 si sono presentati più volte presso l'abitazione di un 27enne, allora sottoposto agli arresti domiciliari a Scampia, minacciandolo con il pretesto di ottenere la restituzione di un presunto debito contratto tempo prima, ma in realtà per costringere lui e la madre convivente a lasciare l'abitazione dove le due vittime risiedevano quali legittimi assegnatari. Tre gli episodi estorsivi documentati, durante l'ultimo dei quali le vittime sono state costrette a consegnare agli indagati le chiavi dell'appartamento e a liberarlo immediatamente.
I due uomini sono stati arrestati. Il provvedimento di misura cautelare è stato notificato in carcere per Marino, già detenuto a Poggioreale per altra causa, mentre Pandolfi è ¨ stato condotto al carcere di Secondigliano.
"Si tratta dell'ennesimo episodio che documenta come i clan tengano sotto scacco il territorio, la vita sociale ed economica. La camorra è una holding che non controlla soltanto grandi imprese e mercati super redditizi ma che tiene la popolazione in pugno andandole ‘in soccorso' anche con i micro-prestiti sostituendosi agli istituti finanziari, con interessi e metodologie di recupero crediti del tutto differenti da questi. Lo scopo è quello di comprare la benevolenza delle persone e anche di poter reclutare affiliati o comunque persone a cui affidare incarichi. Chi non sta al ‘gioco', viene punito. A chi non ha nulla tolgono quello che lo Stato ha dato loro, cioè la casa. Un metodo per controllare il mercato delle occupazioni abusive degli alloggi per le famiglie indigenti, un fenomeno per il quale noi ci stiamo battendo ardentemente. Grazie alle nostre denunce, come il caso di Pizzofalcone, è stato scoperchiato il vaso di Pandora." Ripulire il nostro territorio dal controllo criminale della camorra deve essere una priorità e l'obiettivo deve essere centrato lavorando con determinazione e senza paura, andando a colpire i pesci piccoli così come i vertici delle organizzazioni", affermano il Consigliere Regionale di Europa Verde Francesco Emilio Borrelli e Fiorella Zabatta, coportavoce regionale del Sole che Ride.
Nei giorni scorsi i Verdi erano stati nello stabile di Pizzofalcone dove alcuni clan hanno occupato case comunali e stanno cacciando i legittimi assegnatari per realizzare una piazza di spaccio.
Fonte: Positano Notizie
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