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Addio a Fortin, il soldato innamorato

Inserito da (admin), martedì 27 settembre 2005 00:00:00

Sabato scorso si è spento George Fortin, il principe azzurro americano che nel lontano 1951 sposò Nina Farano, la cenerentola di Passiano. Fu la favola del dopoguerra. Una storia d'amore iniziata sotto il bombardamento anglo-americano della Vallata metelliana e che si coronò in un matrimonio che fece epoca. Un evento mediatico seguito da tutti i più diffusi settimanali italiani ed americani, con decine e decine di fotografi e cineoperatori che invasero la frazione di Passiano per immortalare l'avvenimento dell'anno: l'"American Dream". All'età di 86 anni, George Fortin, il principe azzurro, si è spento nella sua casa di Los Angeles, con accanto Nina Farano, la cenerentola di Passiano, ed i figli Adele, George Junior ed Alan. Un matrimonio che commosse il mondo intero e conquistò le copertine di tutte le più importanti pubblicazioni italiane ed americane dell'epoca. Da New York il direttore di Life mandò il celebre fotografo David Lees, scomparso nel marzo del 2005. «Dopo più di mezzo secolo - ricordava Lees in un articolo apparso nel 2002 - conservo ancora intatto il ricordo di quell'esperienza. Il volto della sposa, una bellissima fanciulla. Sembrava di trovarsi in un film di Frank Capra». Un destino in comune, quello di George e Lees. Una brillante carriera iniziata con le foto in copertina delle nozze di Nina, esposte anche nella sua ultima mostra tenutasi a Firenze ad ottobre 2003, e conclusasi alla stessa età. Tutto iniziò il 26 settembre 1943, quando la V Armata del generale Clark, riuscita a superare il Molina Pass, si mosse verso Cava. Il 24enne marine americano George Fortin del Massachussets percorreva le stradine del piccolo borgo cavese. Ad attirare la sua attenzione una bimba di 9 anni, Annamaria Farano, per tutti Nina, la nipote del tabaccaio. Il primo incontro fu turbolento. Lui si avvicinò per donarle caramelle e cioccolattini, ma i parenti della piccola reagirono male. Il malinteso fu subito chiarito, tanto che Giovanni Farano ed Agnese Capuano, i genitori di Nina, accolsero l'americano in casa e si scambiarono gli indirizzi. «Venne a trovarci altre volte - ricorda la sorella Amelia - poi dovette partire per l'Inghilterra e prepararsi allo sbarco in Normandia. Non avemmo più notizie. Fu mia madre che ritrovò l'indirizzo in una zuccheriera e, per sapere che fine avesse fatto quel soldato tanto gentile, scrisse una lettera a New Badford. Venimmo così a sapere che George era stato ferito gravemente, aveva perso il nostro indirizzo e non era più riuscito a rintracciarci». Da quel momento i rapporti non si interruppero. Il 14 febbraio del '51 George si presentò a casa con l'anello nuziale, un bel vestito da sposa di raso e carico di regali. Papà Giovanni acconsentì alle nozze e, con il primogenito Giuseppe e le figlie Amelia, Carmela, Cristina ed Angelina, accompagnò all'altare Nina, che aveva da poco compiuto 17 anni. Mamma Agnese, purtroppo, era scomparsa due anni prima. Il 20 marzo 1951 tutto il paese partecipò al matrimonio, i cinegiornali trasmisero l'evento, giornalisti e fotografi di mezzo mondo riempirono le pagine di tutti i maggiori giornali e settimanali dell'epoca. La chiesa di Passiano era stracolma, le Forze dell'ordine dovettero trattenere la gente, i due sposi furono costretti ad affacciarsi dal balcone del dopolavoro. Il clamore fu enorme, tanto che il regista Sergio Corbucci preparò la sceneggiatura per un film, mai realizzato: "Tornerò per sposarti". Ma la storia di George e Nina non sarà mai dimenticata.

Fonte: Il Portico

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