Si è spento all'età di 70 anni Peppe Romano, figura storica della città. Giuseppe Romano, meglio conosciuto come Peppe, è stato uomo dai molteplici interessi, tutti rivolti a difesa dei più deboli e degli umili. Brillante uomo di studi, si dedicò giovanissimo ai problemi dell'occupazione nello studio del padre, consulente del lavoro. Il suo studio per tantissimi giovani era diventato palestra di apprendistato e punto di riferimento. Fu consigliere comunale del Pci ed esercitò il suo mandato con intelligenza e disponibilità, conquistando la stima dei suoi stessi avversari politici. Presidente, animatore ed instancabile sostenitore del Club Universitario sin dagli anni '50, fu promotore della Società sportiva cavese e del mensile "Scacciaventi". «Con Peppe Romano - ha detto il sindaco Messina - muore una parte della storia della città, della quale colse le attese e le speranze». Raffaele Fiorillo, già sindaco di Cava e compagno di partito: «Era intransigente prima con se stesso, intelligente, capace di unire il sentire con il capire». Franco Bruno Vitolo, direttore dello "Scacciaventi": «Fu un politico senza esserlo e ciò spiega perché Peppe fu sempre indicato come espressione forte della società civile cavese, ma anche cittadino del mondo per la sua moderna ed attuale visione». La città intera ha reso omaggio all'amico ed all'uomo, stringendosi intorno alla famiglia, che amò teneramente fino a dedicarle tutto, ai fratelli Enzo, Lucio, alla sorella Rosaria ed ai nipoti. I funerali si sono svolti ieri mattina al Duomo. «Scompare un testimone di una stagione di uomini forti della città», commenta Maurizio Avagliano.