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Cronaca

Volano solo le carte, scalo ancora fermo

Aeroporto Salerno Costa d'Amalfi, continua l'impasse burocratica: fermi i 40 milioni dello Sblocca Italia

La società, di cui fanno parte Regione, Provincia e Camera di Commercio, ha chiesto la nomina di un Commissario ad Acta

Inserito da Davide Marciano (redazionelda), martedì 10 marzo 2015 11:19:46

Prosegue la travagliata storia dell'aeroporto Salerno Costa d'Amalfi: la struttura, che ad oggi è servita solo a rappresentare un simbolo dell'inefficienza meridionale tirandosi dietro anche la Costiera, è tornata utile a tutto fuorché al turismo che pure dimostra di avere margini immensi, visto l'apprezzamento per la Divina che soprattutto dall'estero continua ad essere forte.

L'ennesimo capitolo della vicenda è finito sulle pagine de Il Sole 24 Ore: in un articolo a firma di Vera Viola, il principale quotidiano economico italiano fa il punto della situazione alla luce dello Sblocca Italia che avrebbe dovuto far atterrare a Salerno 40 milioni di euro per potenziare la pista e forse far decollare anche qualche aereo.

«La società di gestione Aeroporto di Salerno Costa D'Amalfi - si legge - vorrebbe che le venisse affidata una concessione ventennale e non più solo annuale. Ma la procedura è ferma al ministero dell'Economia». In mancanza di un intervento da via XX Settembre, la società «ha trasmesso al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti una formale richiesta di nominare un Commissario ad Acta per surrogare il parere del ministero dell'Economia e delle Finanze nel procedimento di concessione della gestione totale».

La società è l'ennesimo carrozzone pubblico per ora improduttivo in cui sono presenti Regione Campania, Provincia di Salerno e Camera di commercio di Salerno: da Potenza, poi, potrebbe spiccare il volo anche la regione Basilicata che vorrebbe partecipare alla solita commedia italiana sugli aeroporti. Secondo quanto asserito dai vertici della società, la legge consentirebbe loro di avere una concessione per 20 anni, specie alla luce del parere favorevole espresso dall'Enac e dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti rispettivamente in data 9 e 24 dicembre 2014.

«E' inaccettabile - dichiara a Il Sole 24 Ore il presidente del Consorzio Aeroporto Salerno-Pontecagnano, Antonio Fasolino - che si protragga una intollerabile inerzia. Il decreto Sbocca Italia e l'inserimento dell'Aeroporto di Salerno nel Piano Nazionale Aeroporti costituiscono atti formali del Governo e del Parlamento. In quanto proprietà condividiamo l'azione intrapresa dalla Società di Gestione e la sosteniamo».

Il quotidiano economico continua spiegando che «Il Commissario ad Acta potrebbe in 60 giorni, verificato il possesso dei necessari requisiti, provvedere all'istanza per l'affidamento della gestione totale ventennale dell'aeroporto di Salerno-Pontecagnano, avanzata fin dal 22 febbraio 2000, procedendo al rilascio della relativa concessione, ai sensi dell'articolo 7 del decreto ministeriale del 12 novembre 1997, numero 521».

Intanto il presidente della società di gestione Antonio Ilardi annuncia di voler intentare causa al Mef ed a tutti gli altri enti che hanno preso parte al procedimento amministrativo , al fine di ottenere il risarcimento del danno che secondo i vertici ammonterebbe a 100 milioni di euro. La stessa società, tra l'altro, ha pubblicato un bando per la cessione del 65% delle proprie quote a privati: operazione, questa, già tentata senza successo. Il termine finale è maggio: non resta che sperare e che, soprattutto, a pagare non sia sempre Pantalone.

Fonte: Il Vescovado

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