Tu sei qui: CronacaAlfonso Senatore a tutto campo
Inserito da Il Salernitano (admin), lunedì 17 febbraio 2003 00:00:00
Il consigliere provinciale di Alleanza Nazionale, Alfonso Senatore, ritorna all'attacco, spaziando su numerosi temi d'attualità a Cava de' Tirreni. Senatore, infatti, ha voluto esprimere le sue posizioni su diversi argomenti, quali la raccolta differenziata, l'eventuale sfratto del Club Universitario Cavese, il licenziamento del rappresentante dell'Asi, Renato Farano, e lo spostamento del Comando dei Vigili Urbani. Temi scottanti e densi di polemiche verso l'operato del sindaco Alfredo Messina e della sua Amministrazione comunale. Si inizia dalla raccolta differenziata. «Voglio esprimere la mia soddisfazione - ha sottolineato Senatore - poiché sembra che Messina abbia recepito le preoccupazioni mie e del sindaco di Mercato Severino, Giovanni Romano, in merito all'esigenza di istituire un'efficace raccolta differenziata dei rifiuti su Cava». Affrontato, poi, il tema dello sfratto del Cuc. «Sarebbe un enorme errore strategico e politico - tuona Senatore - sfrattare il Club Universitario dall'attuale sede. Questo perché il presidente Rescigno è un tesserato di An ed un eventuale sfratto costituirebbe un enorme affronto politico ad un partito della coalizione. Esorto, dunque, il partito a prendere una posizione ufficiale in merito alla questione. Al di là di questo, che è un discorso politico, il Club è ormai un'istituzione a Cava e non è giusto quello che sta facendo l'Amministrazione, anche perché significherebbe consegnare nelle mani della sinistra tutti i giovani universitari che frequentano la struttura. Messina vorrebbe sostituire il Club con un centro teatrale, ma io credo che le due cose non siano incompatibili. Anzi, potrebbe sorgere un'utile sinergia tra le parti, nell'attesa di destinare agli scopi teatrali una struttura più idonea. Inoltre, dalla questione potrebbe nascere un oneroso contenzioso, poiché mi risulta che il Club, a proprie spese, ha effettuato diversi lavori all'interno della struttura». Terzo punto: la questione del licenziamento di Renato Farano, allontanato dall'incarico presso il Consorzio Asi per differenze di vedute sulla politica industriale portata avanti da Messina. «Farano - sbotta il noto penalista cavese - è stato silurato da Messina senza che ci sia stato un confronto democratico e questo è inammissibile. Non è possibile che un imprenditore come Farano, che cerca, attraverso un consiglio, uno stimolo per l'imprenditoria della Vallata, venga trattato in questo modo. Tutto ciò è già capitato con altri che la pensavano diversamente da Messina, così com'è stato per l'ex vice comandante dei "caschi bianchi", Formisano. Bagarre come queste non andrebbero risolte in tale modo, ma sedendosi ad un tavolo e mediando in modo democratico». Ultimo punto affrontato, quello relativo al trasferimento della sede dei Vigili Urbani, per poter spostare nell'attuale Comando dei "caschi bianchi" il Commissariato di Polizia. «La struttura che si vuol dare ai Vigili Urbani - commenta Senatore - è più idonea per una caserma, mentre è il contrario per quella che si vuole assegnare alla Polizia. Infatti, il Corpo di Polizia ha bisogno di una struttura che possa garantire ampi margini di sicurezza, dotata di una cella per il fermo degli arrestati e di una stanza da adibire ad armeria. Ma quello che non riesco a capire sono i criteri utilizzati dagli amministratori cavesi. La sede di Polizia dovrebbe essere dislocata in una zona ai margini del centro urbano, che permetta un'ampia organizzazione logistica, mentre i Vigili Urbani devono agire nelle immediate vicinanze del centro cittadino. A Cava, invece, si vuol fare l'esatto contrario. In definitiva, i problemi non scompariranno, ma si acuiranno. Messina dovrebbe imparare ad amministrare con maggiore cautela, saggezza e serenità. Invece a Cava, per ogni operazione portata avanti dall'attuale classe dirigente, nasce un conflitto. Tutto ciò accade quando un sindaco non è un politico e, dunque, non conosce le tecniche politiche per raggiungere gli obiettivi necessari per dare sicurezza e serenità ai suoi cittadini».
Fonte: Il Portico
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