Tu sei qui: CronacaAllarme portici, Ascoli si schiera con Trapanese
Inserito da (admin), venerdì 3 settembre 2010 00:00:00
Livio Trapanese chiama, Marco Ascoli risponde. Il primo, storico e giornalista cavese, ha lanciato l’allarme portici, sempre più degradati ed “insudiciati”. Il secondo, dirigente cittadino del Partito Democratico, condividendo sia l’sos che la proposta di pulizia a carico degli esercenti, si sofferma sullo scarso senso civico dei cittadini e sul mancato rispetto delle regole perfino da parte delle Istituzioni. Ecco l’intervento integrale di Ascoli.
“I problemi veri sono il rispetto e il senso civico di questo Paese”
L’aver letto l’accorato allarme dello stimato Livio Trapanese - che condivido - per il crescente degrado del simbolo più importante della nostra amata Città, mi ha suggerito alcune osservazioni che vogliono andare oltre “la speranza” ed essere di stimolo a quanti possono in concreto fare qualcosa, ovvero ciascuno di noi.
Tralasciando che i problemi di educazione civica investono il Paese nel suo complesso, gli imprenditori “d’oltre valle”, purtroppo, non sono gli unici responsabili del peggioramento delle condizioni di decoro ed igiene del centro storico. Molti cittadini cavesi non sono da meno. Quanti siamo a tenerci in tasca i rifiuti prodotti fino ad arrivare al primo cestino? Troppo pochi, caro Livio. Noi eravamo noti anche come “la Bologna del sud”? Ad inizio estate ero a Bologna per lavoro e, andando in un locale del centro, fui garbatamente invitato a non uscire dal locale né con il bicchiere e né con la bottiglia perché un’ordinanza contro l’imbrattamento lo vietava: tutti la rispettavano senza bisogno del vigile di ronda.
Il cambio di orari per il deposito dei rifiuti e la tua proposta di ordinanza sulla pulizia da parte dei commercianti delle aree di portico di loro pertinenza sono buone indicazioni, ma senza chi le rispetta e chi le fa rispettare, sono carta straccia. Peraltro, a titolo esemplificativo, non mi risulta che venga rispettata nemmeno l’ordinanza 267 del 28/07/09 in materia di prevenzione e repressione dei rumori molesti, specie in zona Piazza San Francesco (fuochi d’artificio, musica e megafoni ad ogni ora anche della notte, ecc.), nonostante la presenza di un Ospedale a pochi metri: se perfino le Istituzioni religiose, seppur con intenti lodevoli e condivisi, non sono in grado con il loro esempio pratico di insegnare il rispetto per gli altri, per la comunità nella quale si vive, affidarsi alla “speranza” che i cittadini conservino un posto nel loro cuore per il decoro cittadino è probabilmente una vana illusione, un’aspettativa destinata ad essere delusa.
Nonostante il disincanto sopra esposto, vorrei comunque unirmi a te nel percorrere una strada virtuosa, che parta da noi comuni cittadini, accogliendo il tuo invito civico alla tutela del decoro del nostro centro storico e di Cava nel suo insieme. Vorrei farlo soprattutto con il comportamento ed il buon esempio quotidiano, predicando e razzolando bene (utile esercizio per le giovani generazioni) ed in attesa che la tua valida proposta sia considerata e che i proclami degli assessori competenti vengano trasformati da quest’Amministrazione in fatti concreti. La Cava Civile non potrà che seguirci su questa strada.
Marco Ascoli
Fonte: Il Portico
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