Tu sei qui: CronacaAllarme sicurezza, Vigili di notte e telecamere
Inserito da (admin), lunedì 19 aprile 2004 00:00:00
Un maggior coordinamento tra le Forze dell'Ordine del territorio. Un incontro mensile sul tema della sicurezza. Ed ancora, nuove misure per contrastare gli episodi di microcriminalità. In cima alla lista il servizio di vigilanza notturna, che prevede l'impiego 24 ore su 24 degli agenti della Polizia Municipale a partire dal 1° giugno, e l'attivazione del sistema di videosorveglianza, per il quale si attende in questa settimana il parere del Garante per la privacy. Sono le decisioni assunte dal Comitato di sicurezza riunitosi lo scorso sabato a Palazzo di Città, su convocazione del sindaco Alfredo Messina e dell'assessore alla Sicurezza, Alfonso Laudato, dopo il tentativo di furto al negozio "Passaro Uomo". «Abbiamo convocato il Comitato - spiega l'assessore Alfonso Laudato - per sollecitare un maggiore coordinamento tra le Forze dell'Ordine del territorio e le istituzioni. A tal proposito, abbiamo deciso di riunirci una volta al mese per discutere della questione sicurezza in città e fornire ai cittadini delle risposte concrete». Tra queste, ci sarebbe l'attivazione del sistema di videosorveglianza, atto a garantire maggiore tranquillità ai negozianti ed ai cittadini anche nelle ore notturne. «Più volte abbiamo ripetuto - precisa Laudato - di aver apprezzato il lavoro svolto per l'installazione del sistema di videosorveglianza. Purtroppo, ci sono alcuni ostacoli legati alla questione della privacy, che spero si risolvano in questa settimana, quando ci recheremo a Roma per avere una risposta dal Garante». L'assessore Laudato ed il sindaco Messina non hanno potuto nascondere che gli uomini ed i mezzi impiegati sul territorio sono carenti rispetto alle esigenze della città. Poliziotti e Carabinieri, infatti, hanno dovuto raddoppiare la loro presenza anche con turni a piedi, specie in concomitanza con l'avvio dei lavori al Corso Umberto I. Dai diretti interessati, comunque, giunge un invito a non creare allarmismi. «I cittadini ed i commercianti - spiega il vicequestore Sebastiano Coppola - chiedono maggiore sicurezza perché allarmati da quanto sentito in giro. Ma è bene fugare ogni dubbio: in città non c'è rischio sicurezza. La prova sono i dati e le stime che abbiamo portato in visione al sindaco e che trasmettiamo mensilmente alla Questura ed alla Procura. Nel mese di marzo ci sono stati 3 furti di appartamento e 4 furti di auto. Un bilancio tutto sommato accettabile, se si considerano le realtà limitrofe. Comunque, la nostra attenzione è alta, l'impegno c'è, la nostra presenza pure, e lo dimostrano anche i risultati». Dello stesso parere il comandante dei Carabinieri, Paolo Mannino: «Non si può parlare di allarme sicurezza. Le cifre parlano chiaro: a Cava siamo al di sotto del livello medio. Il Comune è stato portavoce di quest'incontro e noi non possiamo che essere concordi nel ritenere proficuo, oltre che necessario, un coordinamento tra le diverse forze impegnate sul territorio».
La Confesercenti chiede più uomini e mezzi
Nessun vigilantes sotto i portici, ma una maggiore presenza di Forze dell'Ordine sul territorio. La Confesercenti critica l'iniziativa dell'Ascom ed avvia una raccolta di firme per inviare una petizione al prefetto. «Dover provvedere da soli alla sicurezza del territorio - afferma Aldo Trezza, presidente Confesercenti Cava - equivale ad ammettere l'impotenza dello Stato contro la criminalità. E le istituzioni, sindaco e prefetto in testa, ne devono prendere atto». A breve inizierà la raccolta delle firme tra i commercianti. «La sicurezza - dice Trezza - è una prerogativa di tutti, non solo dei commercianti. Chi di dovere non deve e non può sottovalutare gli episodi criminosi che avvengono in città». A tutela del territorio, durante la notte, opera solo una pattuglia di Polizia. Carabinieri e Finanza, invece, fanno orari d'ufficio. «Chiederemo - conclude Trezza - più uomini e mezzi. Vogliamo una risposta definitiva. Basta con i balletti di responsabilità, le buone intenzioni e mai nessun atto concreto. Oltretutto, i commercianti non possono accollarsi un ulteriore onere per la sicurezza».
Fonte: Il Portico
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