Sospesa ufficialmente l’asta pubblica per l’alienazione, mediante procedura aperta, degli immobili comunali siti nelle località Pregiato, Passiano e San Cesareo: è quanto contenuto nella determina dirigenziale n. 2514 di venerdì scorso, con la quale il sindaco Galdi ha bloccato la vendita degli immobili comunali.

Nei giorni scorsi il primo cittadino, a seguito degli incontri avuti con le famiglie residenti nelle abitazioni comunali, le quali richiedevano di poter esercitare il diritto di opzione e non quello di prelazione sui 28 mini-alloggi in questione, è giunto alla decisione di sospendere la determina dirigenziale ed il bando relativi all’alienazione tramite asta pubblica. E questo al fine di poter giungere, come dichiarato dallo stesso sindaco, ad una più ampia valutazione circa le modalità ed il prezzo convenuto per la vendita degli immobili.

Nel dettaglio, la determina dirigenziale n. 2385 del 28 ottobre scorso approvava l’alienazione, mediante asta pubblica, di 20 immobili a Pregiato, di cui 10 in via Pastore (ex monastero) e 10 in via Ferrara, di 12 immobili in località San Cesareo, precisamente nella Traversa Vecchione, e di 6 immobili in via Ferrigno, a Passiano.

L’asta pubblica, inoltre, si sarebbe dovuta effettuare nei giorni 29 e 30 novembre ed 1 e 2 dicembre prossimi. A bloccare il tutto la protesta dei residenti negli alloggi, mossi dalla volontà di poter godere del diritto di opzione sulle abitazioni in questione, al fine di scongiurare il rischio di un acquisto a prezzo agevolato da parte di speculatori esterni.

Ora, però, è pervenuta all’Ufficio Protocollo anche una proposta di variazione del regolamento per l’alienazione del patrimonio immobiliare comunale, che comunque andrebbe ad escludere il diritto di opzione. Ossia, accanto al già previsto diritto di prelazione per gli affittuari, l’intenzione sarebbe quella di aggiungere una clausola che prevederebbe, in caso di reddito basso da parte dell’inquilino, uno sconto del 30% sul miglior prezzo d’asta raggiunto.