Ricorrendo alla legge 219, il Comune metelliano ha evitato il rischio che le palazzine di Passiano, destinate ai terremotati attualmente accampati nelle baracche, diventassero cattedrali nel deserto.

Mentre i lavori procedevano a ritmo serrato, dopo che la Vangone Costruzioni si era aggiudicata la gara d’appalto per la costruzione di 36 mini-alloggi per i baraccati di Passiano, il progetto aveva ottenuto il finanziamento regionale di 25 milioni di euro. Tale cifra riusciva a coprire solo i lavori di eliminazione delle baracche e di costruzione degli alloggi per i terremotati, ma non anche le opere di urbanizzazione e quelle per allacciare gli immobili ai servizi pubblici essenziali.

Ora, grazie al fondo previsto dalla suddetta legge per fronteggiare l’emergenza terremoto ed abitativa, sono stati reperiti circa 300mila euro ed altri 90mila da altri fondi regionali e comunali.

Si chiude in questo modo un iter burocratico-amministrativo durato circa un anno. Numerosi i problemi affrontati e superati, tra cui prima quelli legati alle espropriazioni per pubblica utilità, con opposizioni e ricorsi contro i provvedimenti del Comune, e poi quelli legati alle gare d’appalto. L’ultimo provvedimento del Settore Lavori Pubblici del Comune, dunque, ha scongiurato ogni pericolo.