A quattro giorni dal blitz dei Carabinieri all'"Altro Mondo", Daniele, il figlio 25enne di Davide Cascella - l'ex assessore arrestato sabato scorso, insieme alla sua famiglia, con l'accusa di sfruttamento ed induzione alla prostituzione ed ora agli arresti domiciliari - è al suo posto di lavoro nella sede di via XXV Luglio della Ken srl. Secondo gli inquirenti, la società editrice sarebbe coinvolta nell'inchiesta per presunti legami con le attività che i Cascella esercitavano nel privè di Sant'Egidio del Monte Albino.

«Sono l'amministratore di questa società - precisa Daniele Cascella al telefono - In questi giorni ho sentito tante chiacchiere in giro, ma sono tutte fandonie». All'indomani dell'arresto, infatti, erano trapelate alcune indiscrezioni circa un progetto a cui Davide Cascella stava lavorando e che avrebbe portato proprio la Ken srl a pubblicare una rivista sexy per solo uomini, con tanto di donnine patinate. E non solo. Secondo gli investigatori, le stesse sedi di via XXV Luglio sulla Statale 18 e di Dupino sarebbero state utilizzate per il reclutamento delle ragazze che lavoravano nel locale a luci rosse.

«Sarà il nostro avvocato - ribatte Daniele Cascella con tono deciso - ad occuparsi di queste indiscrezioni, o meglio, delle false notizie diffuse dalla stampa. Noi continuiamo a lavorare. La nostra è una società editrice che si occupa di pubblicazioni di vario genere». Come a dire che il settore delle riviste erotiche rappresenterebbe solo uno dei generi pubblicati ed indirizzati ad un pubblico di nicchia. Gli stessi Carabinieri avevano precisato che il locale godeva di un'ottima pubblicità, con inserzioni su numerose riviste provinciali e regionali, indirizzate a richiamare clienti fuori zona. «È stata tutta una montatura - continua il giovane imprenditore - siamo sicuri della nostra estraneità ai fatti contestati. Il nostro legale riuscirà a dimostrare la nostra completa innocenza».

La famiglia Cascella, a detta del figlio, è serena e fiduciosa, in attesa che venga accolta la loro versione dei fatti. Intanto, la città si interroga per i tre fatti di cronaca a sfondo sessuale che hanno colpito la città: il caso del locale di Sant'Arcangelo "Il Sogno Mon Amour", chiuso e poi riaperto dopo 15 giorni (il proprietario fu denunciato a piede libero); la vicenda del prof. Francesco Stefanelli, docente e geologo molto apprezzato, finito nell'inchiesta di Sarno sui riti satanici a sfondo sessuale; ultimo in ordine di tempo, il blitz al privè "Altro Mondo", con l'arresto di un'intera famiglia cavese.