Il Tribunale di Salerno conferma l'illegittimità della nomina dell'ingegner Aristide Marini a Con ordinanza emessa il 22 maggio 2015, la sezione Lavoro ha rigettato il reclamo proposto da Marini avverso la precedente ordinanza del 13 marzo 2015, con la quale lo stesso Tribunale aveva già rigettato la richiesta del tecnico di reintegra nel ruolo di responsabile dell'Area Lavori Pubblici del Comune di Amalfi. A darne notizia è il quotidiano Positano news.

Giunge così a conclusione una vicenda giudiziaria iniziata all'indomani dell'insediamento del commissario prefettizio Giuseppe Castaldo (dicembre 2014) che, come primo atto del suo mandato, aveva allontanato l'ingegner Marini dal Comune di Amalfi avendo ritenuta illegittima la sua nomina perché adottata senza alcuna procedura di selezione pubblica.

L'atto del 22 maggio dà piena conferma della legittimità dell'operato del Commissario, avendo ritenuto che non si possa procedere al conferimento di incarichi ex art. 110 TUEL "senza l'espletamento della selezione pubblica".

Una pronuncia netta, che conferma definitivamente le ragioni (se ve ne fosse stato ancora bisogno) dei consiglieri dimissionari Matteo Bottone, Francesco De Riso, Daniele Milano e Gennaro Pisacane, che avevano chiesto al loro sindaco, Alfonso Del Pizzo, a più riprese l'allontanamento di Marini da Palazzo San Benedetto, a partire dal mese di settembre.

L'ordinanza ha posto a carico del tecnico anche le spese di quest'ulteriore fase del giudizio, condannandolo al pagamento, in favore del Comune di Amalfi, di ulteriori 3mila circa, che si aggiungono ai 3mila cui era già stato condannato dalla precedente ordinanza.