Sembra proprio che al primo incontro ufficiale con Cristo, la Prima comunione, non debba essere preparata solo la singola persona, ma tutta la famiglia. Ed è questo il "consiglio" che don Pasquale Gargano, parroco della chiesa di S. Alfonso, dà ai suoi parrocchiani. Qualche tempo fa, don Pasquale, inviò una lettera ai genitori di tutti i ragazzini prossimi alla Prima comunione, della sua parrocchia, invitandoli a prender posto alla celebrazione, insieme ai loro figli. Ovvia la risposta di dissenso di chi non si reca nella propria parrocchia di S. Alfonso per ascoltare la Santa messa. Il parroco ribadisce «La comunità cresce di pari passo, tutta insieme e soprattutto tenendo fede a quelle che sono le regole emanate dal Concilio Vaticano II. Sono i genitori, è la famiglia il primo luogo dove si fa Chiesa, dove si cresce intorno al senso vivo del cristianesimo. E l'esempio del fare Chiesa, dell'essere fedeli, del vivere le regole religiose viene prima di tutto dai genitori. Per questo le mamme e i papà sono invitati ad accompagnare i propri bambini alla messa. Devono essere pronti anche loro, prima dei figli, alla Prima comunione che ai piccoli verrà impartita solo quando tutta la famiglia sarà pronta ad accogliere tale sacramento» E se i genitori dei ragazzi non parteciperanno alle celebrazioni, non saranno ritenuti pronti, e il sacramento a cui i piccoli stanno andando incontro, andrà incontro ad un rinvio. E ieri lo ha ribadito ulteriormente durante l'omelia, riferita dai ragazzini, un pò preoccupati, ai genitori.Dunque nessuno dei due, parrocchiani e parroco, ha intenzione di ascoltare le ragioni dell'altra parte.