Tu sei qui: CronacaAppalti pubblici, i dettagli del blitz della Finanza sull'arresto del Sindaco di Sorrento
Inserito da (Redazione Costa d'Amalfi), mercoledì 21 maggio 2025 11:37:14
È stato arrestato in flagranza di reato nella serata del 20 maggio il sindaco di Sorrento, Massimo Coppola, insieme a un collaboratore del suo staff, Francesco Di Maio. L'operazione è stata eseguita dal Gruppo della Guardia di Finanza di Torre Annunziata e coordinata dalla Procura oplontina. I due sono accusati di induzione indebita a dare o promettere utilità, reato previsto dall’articolo 319-quater del codice penale.
Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, il primo cittadino e il suo collaboratore avrebbero ricevuto 6.000 euro in contanti da un imprenditore della penisola sorrentina, durante una cena organizzata in un ristorante locale. Il denaro, consegnato in banconote, sarebbe stato parte di una somma più ampia di 120.000 euro pattuita in relazione all’appalto per i servizi di refezione scolastica 2023-2026, del valore complessivo di oltre 4,5 milioni di euro.
Al momento dell’arresto, i finanzieri hanno trovato 4.500 euro nella disponibilità del sindaco e 1.500 euro addosso a Di Maio. Gli accertamenti hanno inoltre evidenziato che l’imprenditore avrebbe già versato 66.000 euro complessivi per lo stesso appalto. Un secondo flusso di denaro, pari a 50.000 euro, sarebbe stato invece legato a un altro appalto per l’ottimizzazione dell’asilo nido comunale tra il 2022 e il 2025.
Durante le perquisizioni, le Fiamme Gialle hanno rinvenuto oltre 34.000 euro in contanti nell’abitazione del sindaco. Complessivamente, nell’ambito dell’inchiesta, sono stati sequestrati oltre 285.000 euro tra denaro, documentazione e dispositivi elettronici. Tra i sequestri più singolari, 167.000 euro nascosti all’interno di un tavolo da biliardo nell’abitazione di un "sensitivo", Raffaele Guida, considerato fiduciario del sindaco nei rapporti con imprenditori.
Già il 28 dicembre 2024, Coppola era stato fermato con 15.000 euro in contanti occultati in una scatola di panettone, somma ritenuta collegata a dazioni illecite.
L'inchiesta coinvolge 22 soggetti, tra cui dipendenti comunali, imprenditori e lo stesso fiduciario. Le ipotesi di reato spaziano dalla corruzione alla turbativa d’asta fino al peculato.
Le indagini sono ancora in corso e il sindaco, come gli altri indagati, è da ritenersi innocente fino a sentenza definitiva, come previsto dalla legge.
Fonte: Il Vescovado
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