Una borsetta di pelle con tanto di tracolla strappata. E dentro il bottino. Nella fretta di fuggire Sandro Scarpati, 21enne di Nocera Inferiore, non si è reso conto di aver commesso un errore: non si è sbarazzato dell'auto con cui aveva commesso il colpo. Come della borsa scippata poche ore prima ad una donna in via Onofrio di Giordano. E così, quando lo hanno fermato, lui ha cercato invano di difendersi: «Non sono stato io». Ma i carabinieri della stazione locale, diretti dal comandante Giuseppe Recchimuzzi, non hanno avuto dubbi: il giovane è stato arrestato con l'accusa di rapina. Era da poco trascorsa la mezzanotte: il giovane, a bordo dell'auto di sua proprietà, si è diretto a Cava, forse con il preciso intento di mettere a segno una serie di colpi. Il primo in via Onofrio di Giordano: ha adocchiato una sua possibile preda, mirando alla sua borsetta. Si trattava di una donna, che in compagnia del marito e dei figli stava rincasando dopo aver trascorso il sabato sera in un locale del centro. Con il motore ancora acceso si è avvicinato alla sua vittima. E le ha strappato con violenza la borsetta. Uno strappo vigoroso e la donna è caduta rovinosamente sull'asfalto. Tutto in una manciata di secondi, quanto basta per impossessarsi della rifurtiva e scomparire nel buio. Intorno il silenzio. Sebbene la donna non fosse sola, nessuno dei suoi familiari ha potuto far niente per fermare il rapinatore. E così sono stati allertati i carabinieri della stazione locale. Le indagini sono scattate dopo solo mezz'ora dal momento in cui si era consumato lo scippo. Gli uomini dell'arma hanno ascoltato tutti i testimoni, cercando di raccogliere quanto più elementi possibili. E sono venuti fuori importanti indizi: in particolare, l'auto con cui il giovane aveva messo a segno il colpaccio. In collaborazione con il servizio radiomobile della Compagnia di Nocera Inferiore, diretta dal capitano Marco Guerrini, sono partiti i controlli ed i posti di blocco. E dopo appena un'ora, intorno all'una e un quarto, Sandro Scarpati è stato fermato a Nocera Inferiore. I carabinieri hanno riconosciuto da prima la sua auto. E poi, al suo interno, hanno ritrovato la borsa e l'intera rifurtiva: una serie di prove schiaccianti che lo hanno incastrato.