Tu sei qui: CronacaAssistenza negata, si incatena all'ingresso del Poliambulatorio
Inserito da (admin), giovedì 20 gennaio 2005 00:00:00
Per giorni ha visto sua madre, costretta su una sedia a rotelle da invalidità permanente, privata di un suo diritto: la fornitura di pannoloni per l'incontinenza ed altri articoli sanitari. E così, esasperato, si è incatenato all'ingresso del Poliambulatorio e con un megafono ha urlato tutta la sua rabbia. E' accaduto ieri mattina, nella nuova sede del Poliambulatorio cittadino. Sono da poco trascorse le 9, quando Agostino Desiderio scende dalla sua auto, dove resta ad aspettarlo la madre, e, nonostante la pioggia battente, si incatena al cancello di ingresso. Con se ha un megafono: lo usa per protestare contro la mancata assistenza alla madre, invalida permanente. A gran voce spiega ai passanti ed ai dipendenti, fermi nel piazzale, che da giorni l'Asl ha interrotto la fornitura di pannoloni. In tanti cercano di calmarlo, ma l'uomo, esasperato dalle precarie condizioni fisiche della madre e dalle difficoltà economiche, non vuole saperne. Dagli uffici del Poliambulatorio viene rintracciato Pasquale Palumbo, direttore sanitario del Distretto Cava-Vietri Sui Mare. «Dal 1° gennaio - ha spiegato Palumbo - il nostro Distretto e quello di Sarno hanno avviato in forma sperimentale un nuovo servizio, che consiste nella consegna a domicilio dei presidi sanitari (come i pannoloni), finora distribuiti nella struttura di Villa Agnetti. In questo modo si vuole consentire anche ai pazienti ed alle loro famiglie, che possono essere impossibilitati a muoversi, di ricevere le scorte necessarie. Poiché il servizio è partito da pochi giorni, la ditta incaricata stava provvedendo alle consegne. C'è stato un piccolo disguido, causato proprio da questa fase per così dire di rodaggio, anche perché nel caso in questione la donna aveva bisogno di un tipo specifico di pannoloni anallergici». Palumbo, raggiunto al telefono, ha chiesto ai dipendenti del Poliambulatorio di porgere il cellulare all'uomo incatenato: «Gli ho parlato di persona ed insieme abbiamo chiesto delucidazioni al responsabile del servizio. Appurato che si trattava solo di un disguido, abbiamo provveduto immediatamente alla consegna».
Fonte: Il Portico
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