Tu sei qui: CronacaAtrani, rinviato a 30 novembre processo per morte chef Carmine Abate
Inserito da (redazionelda), martedì 23 giugno 2015 09:52:18
E' stata rinviata al 30 novembre la prima udienza per il processo sul cedimento di parte della parete rocciosa che il 2 gennaio del 2010 travolse la cucina del ristorante Zaccaria di Atrani e costò la vita allo chef Carmine Abate.
Nulla di fatto anche ieri presso al Terza sezione penale del Tribunale di Salerno sempre a causa della posizione dell'imputato Nicola Nocera responsabile dell'area tecnica dell'Anas, titolare del costone roccioso che sovrasta la strada 163 Amalfitana, per il quale si è tornati alla fase preliminare a causa di un'eccezione di nullità. Fissata per l'8 luglio la nuova udienza preliminare, mentre il processo è fissato al 30 novembre.
Con Nocera, lo ricordiamo, altri nove gli accusati di omicidio colposo e crollo colposo per il cedimento di un costone che fece precipitare i massi sul ristorante: si tratta di Andrea Barbaro (proprietario del tratto roccioso), Annamaria Staiano e Zaccaria Pinto (titolari del ristorante), Domenico Guida (direttore dei lavori nominato dall'Autorità di bacino destra Sele), Gerardo Lombardi (responsabile del procedimento e relatore per le frane nel gruppo di supporto nominato dall'Autorità di bacino), Giovanni Polloni (tecnico geologo abilitato dalla società Acquater a sottoscrivere il piano di stralcio per l'assetto idrogeologico), Vincenzo Trassari (ingegnere incaricato del coordinamento tecnico di progetto e rischio frane), Lorenzo Rocchetti (responsabile del progetto per la società Aquater) e Crescenzo Minotta (geologo in servizio al destra Sele).
I tecnici sono finiti sotto accusa per la redazione del piano stralcio sull'assetto idreologico della zona, piano nel quale il pubblico ministero Giovanni Paternoster ha rilevato ritardi e lacune.
In realtà la prima udienza era stata fissata dal Gup per il 17 marzo del 2014 al Tribunale di Amalfi, che proprio quel giorno, però, chiudeva i battenti. Il processo fu smistato a Salerno, dove sarebbe dovuto iniziare il 29 settembre. Anche quella volta, però, slittò, al 30 marzo e al 22 giugno 2015 a causa di difetti di notifica agli imputati.
Fonte: Il Vescovado
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