Ha destato polemiche e critiche, soprattutto sui social, il caso del gestore di un bar di Atrani che, dopo essere stato ammonito verbalmente, è stato multato per aver dato da mangiare a gabbiani e piccioni nell'area denominata "Scoglio a Pizzo".

L'uomo è stato segnalato da un residente alla Polizia locale, che ha visionato le telecamere per identificarlo. Poi è arrivata la multa, con il verbale che è stato anche fotografato e pubblicato sui social. Da qui il clima d'odio nei confronti del Comune, accusato «di odiare gli animali».

Scrive un utente: «Per lo stesso decoro urbano ha permesso che venissero uccisi degli anatroccoli e una papera presa a bastonate e morta con il collo spezzato e non ha fatto niente. Ogni anno vengono uccisi gatti nelle colonie e non fa niente».

Questo è solo uno dei tanti messaggi violenti e carichi di odio postati sui social e che ha influenzato anche altre persone.

«Atrani è un paese che non ha cuore: il cuore lo ha solo per i soldi e per chi viene con i soldi. Poi piangono che è sceso il fiume, Dio vi ripaga così! State attenti che vi arriva qualcosa di più per il modo in cui vi comportate», scrive un altro utente, «Giustamente (i gabbiani) devono morire di fame», si legge invece sulla didascalia pubblicata insieme alla foto del verbale. E ancora: «Il decoro urbano. Con lo schifo che lasciano le persone si preoccupano degli animali». «Devono fare cassa». «Non hanno cuore, fanno pena... ma Dio vede e provvede».

Quello che molti non sanno è che il provvedimento del Comune è figlio di alcuni episodi. Tempo fa, infatti, alcuni gabbiano selvatici hanno assalito alcuni passanti, riuscendo a rubare anche una brioche in mano ad un bimbo fortunatamente senza causargli danni alla mano. Inoltre il cibo veniva buttato in prossimità del lido attrezzato da ombrelloni e sedie a sdraio e così, ogni giorni, gli addetti della spiaggia erano costretti a pulire gli escrementi depositati sui lettini (quindi vi era anche un aspetto sanitario come fondamento alla regola dettata dal Comune).