Tu sei qui: CronacaAttentato al Vigile, il sindaco frena
Inserito da Il Mattino (admin), venerdì 28 febbraio 2003 00:00:00
Il giorno dopo l'attentato incendiario ai danni dell'auto dell'ispettore di Polizia Municipale, Silvio Esposito, si fa largo l'ipotesi di uno "sgarbo" ad opera di balordi. Il tenente, che si è dichiarato del tutto tranquillo, ritiene di non essere finito nel mirino di attentatori ed esclude la possibilità di un avvertimento. L'episodio di mercoledì notte, comunque, ripropone con grande attualità il tema della violenza e della criminalità. Solidarietà espressa ad Esposito da tutti i colleghi del Comando di via Prolungamento Marconi, mentre il sindaco Alfredo Messina commenta: «Chi colpisce non è di certo un delinquente incallito. Purtroppo, siamo di fronte ad un imbarbarimento dei costumi. È increscioso ammetterlo, ma dilaga la maleducazione». Per ora, dopo un solo giorno di indagini, non si è riuscito a svelare il giallo relativo all'incendio dell'Alfa 75, distrutta dalle fiamme nel cortile del Parco Bisogno, in via Veneto, dove il tenente Esposito vive con la sua famiglia. Gli agenti della Polizia locale, diretti dal vicequestore Sebastiano Coppola, hanno acquisito il verbale della squadra dei Vigili del Fuoco, intervenuta per spegnere il rogo. Stando ai primi accertamenti, sul luogo dell'incendio non sarebbe stato rinvenuto alcun indizio. In mancanza di elementi sicuri, non è possibile accertare l'origine dolosa dell'incendio e, pertanto, restano aperte tutte le piste investigative. Fin dalle prime ore successive all'incendio, però, era trapelata un'indiscrezione: la presenza di benzina, forse cosparsa con una lattina. Circostanza che, al momento, non viene ufficialmente confermata né smentita. Si aspettano maggiori elementi dai risultati del sopralluogo. Sarà importante verificare il punto esatto dove ha avuto origine l'incendio. Una volta scoperto l'«epicentro» del rogo, sarà possibile escludere o meno l'ipotesi accidentale. Per ora si sa che l'auto, un'Alfa 75 vecchio modello, era spesso ferma e parcheggiata in cortile. Sembra, dunque, poco probabile l'ipotesi di una perdita di benzina. In attesa di ulteriori accertamenti, il sindaco Messina ha già definito l'episodio «un fatto di maleducazione», aggiungendo: «Anche se fosse accertata la natura dolosa dell'incendio, non credo affatto che rientri in una visione apocalittica ed allarmistica del livello di delinquenza raggiunto in città. Piuttosto, penso che sia opera di balordi, maleducati abituati a graffiare le auto, a fare sgarbi, semmai solo per una multa, o di commercianti, infastiditi perché si è imposto loro di togliere le cassette dai marciapiedi». Il perché di tutto ciò, però, resta oscuro e, per ora, non sollecita provvedimenti d'urgenza. Secondo le parole del primo cittadino e dei tanti colleghi dell'ispettore Esposito, il fattaccio rientrerebbe nel clima di questi giorni. Qualche ora prima, in via Carillo, dove sono in corso i lavori di rifacimento dei giardinetti pubblici, è stata rubata un'intera "collezione" di piante ed alberi, sistemati ai bordi della strada in attesa di essere piantati. In vista della stagione primaverile, così, tornano in azione i "ladri del verde". Proprio come l'anno scorso, quando furono portati via fiori e piantine dalle aiuole del centro.
Fonte: Il Portico
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