Tu sei qui: CronacaAumentano i poveri, allarme sociale
Inserito da (admin), giovedì 10 febbraio 2005 00:00:00
Gli iscritti all'elenco degli indigenti cavesi aumentano di circa 200 unità rispetto allo scorso anno. Un dato certo non esaltante per la città metelliana. Secondo i dati dei Servizi Sociali del Comune, i poveri inclusi negli appositi elenchi sono 650. Un altro numero consistente di famiglie (730) sono esonerate dal pagamento dell'acqua e della spazzatura per lo stato precario in cui sono costrette a vivere. Intorno a questo mondo di poveri si intrecciano storie poco edificanti. Sono in molti quelli che non sono iscritti agli elenchi, che si vergognano di uscire allo scoperto, di chiedere aiuto, e che spesso, se anche lo chiedono, non lo ricevono quasi mai. Al momento, non esiste alcuna struttura comunale che possa ospitarli. I fondi, purtroppo, sono sempre pochi. Il Comune metelliano, comunque, si adopera per rendere meno grama la vita a chi non è fortunato. L'azienda aggiudicataria delle mense scolastiche fornisce pasti caldi a domicilio a 3 nuclei familiari con minori a carico. Altri 60 ragazzi di famiglie bisognose sono ospitati a Villa Formosa in semi-convitto. Si servono delle strutture scolastiche, socializzano con altri ragazzi, consumano anche un pasto caldo e la sera rientrano nei loro nuclei familiari. Il Comune, inoltre, fornisce assistenza anche ai disabili meno abbienti. Dove il pubblico non può arrivare, spesso c'è il privato. «É nostro compito di amministratori - afferma Giovanni Baldi, presidente del Consiglio comunale - destinare nel Bilancio, che dovremo approvare entro il mese di febbraio, fondi cospicui per dare una mano a chi è meno fortunato. É importante che anche l'Ente pubblico faccia il proprio dovere». Varie associazioni di volontariato che operano in città si danno molto da fare per offrire, nella massima discrezione, un aiuto a chi veramente ne ha bisogno. Le parrocchie e la Caritas Diocesana da un lato, il Convento dei francescani dall'altro, nell'ambito dei fondi a disposizione si sforzano di essere vicini a chi aspetta un pasto. Quotidianamente, fra' Gigino Petrone ed i suoi confratelli ospitano nella mensa del Convento una ottantina di bisognosi, che provengono anche dalle città vicine. Un pasto caldo alla mensa di San Francesco non è negato a nessuno. Per raccogliere fondi per la mensa, annualmente gira per la città il "Trenino della solidarietà", ideato alcuni anni fa dal prof. Armando Lamberti. Nei giorni a ridosso dell'Epifania, tutta la città viene attraversata in lungo ed in largo con buoni risultati. «Meritevole quello che fanno i frati franceascani, ma bisogna adoperarsi di più. Il volontariato non può supplire alla nostra società che non funziona», afferma il presidente Baldi, lasciando intendere che la povertà è un problema politico che va affrontato alla radice.
Fonte: Il Portico
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