"Assolto per non aver commesso il fatto": così ieri mattina, al termine dell'udienza preliminare, il Gup Annamaria Giordano ha deciso di respingere la richiesta di rinvio a giudizio presentata dal pubblico ministero, Domenica Gambardella, nei confronti di Michele Corvino. Nella primavera del 2000, il 23enne era stato coinvolto, insieme alla baby gang capeggiata da Giovanni Squillace, nel terribile accoltellamento al porto turistico di Salerno di uno studente salernitano, reo di non aver pagato la somma fissata per una dose di droga. Corvino, difeso dall'avvocato Giovanni Del Vecchio (la sua posizione era stata stralciata dal processo alla baby gang per motivi di nullità, dovuti alla mancata comunicazione della data dell'udienza ad uno dei legali), è stato assolto dall'accusa di associazione finalizzata allo spaccio per non aver commesso il fatto. La stessa sentenza era stata pronunciata anche per il resto della banda, che aveva richiesto ed ottenuto il rito abbreviato. Assoluzione anche per l'altro capo di accusa, che lo vedeva denunciato a piede libero per un episodio di spaccio registratosi nella vecchia villa comunale di via Crispi insieme ai fratelli Marzano, arrestati in quell'occasione. Secondo la Polizia, Michele Corvino era stato riconosciuto dai poliziotti, grazie alle riprese di alcune telecamere nascoste nella villa, mentre afferrava delle banconote in cambio di una dose. Ieri mattina la difesa, rappresentata dall'avvocato Giovanni Del Vecchio, è riuscita a dimostrare che non era il 23enne a riscuotere il denaro. E così, il Gup Giordano ha deciso per l'assoluzione.