Cresce l’attesa nella città dei portici per il riscontro delle analisi sulle “presunte” lacrime della statuetta del Bambino Gesù portata a Cava de’ Tirreni da padre Luigi Petrone dopo un pellegrinaggio in Terra Santa. Sono attesi per i prossimi giorni, infatti, gli esami dei Carabinieri del Ris di Roma, a cui sono state affidate le indagini.

Nel frattempo fra' Gigino, Rettore del Santuario di San Francesco e Sant'Antonio, in una lettera inviata alle autorità religiose, civili e militari, ha voluto spiegare il motivo e l’esito di un primo accertamento realizzato da lui stesso sul liquido rosso che ha bagnato il volto ed il petto del Bambinello, anche per “tranquillizzare” l’intera comunità metelliana.

Facendosi aiutare da persone di sua conoscenza, il frate avrebbe avviato esami e ricerche sul fenomeno in questione, questo soprattutto «per non deludere il popolo di Dio che da 13 anni mi segue con entusiasmo e fede», come da lui stesso sostenuto.

Esami dai quali sarebbe risultata l’origine umana del liquido di coloro rosso, appartenente al gruppo sanguigno AB, lo stesso gruppo riscontrato in altri miracoli eucaristici, coma la Sindone di Torino.

Ora si attende con ansia il responso degli esami scientifici che verranno realizzati dal Ris dei Carbinieri di Roma, con fra' Gigino che, invitando i fedeli alla calma ed alla preghiera, ha promesso loro di tenerli informati sull’evolversi della vicenda e sul possibile ritorno al Santuario della statua di legno del Bambino Gesù.