Tu sei qui: CronacaBanca di Roma, individuato un rapinatore
Inserito da (admin), venerdì 2 gennaio 2004 00:00:00
Individuato uno dei rapinatori della Banca di Roma di Corso Mazzini. Un volto noto ad una delle impiegate agli sportelli dell'istituto di credito metelliano, che ha riconosciuto uno della banda che lo scorso martedì mattina ha messo a segno il colpo che ha fruttato circa 10mila euro. La descrizione fatta corrisponde ad uno dei rapinatori che appena poche settimane fa, insieme a due complici, mise a segno, nella stessa banca di Corso Mazzini, un colpo che produsse un illecito ricavo di 20mila euro. Rimane ancora ignota la descrizione anagrafica dell'individuo. Intanto, la Polizia del locale Commissariato, diretto dal vice questore Sebastiano Coppola, ha risolto il giallo dell'auto rinvenuta la mattina della rapina in via Gino Palumbo, che è risultata rubata. Non esistono prove che avvalorano l'ipotesi che l'automobile sia stata utilizzata dai rapinatori. L'auto è stata riconsegnata al legittimo proprietario, anche se continuano gli accertamenti ed i rilievi. Si apre un piccolo spiraglio, dunque, nella vicenda criminale che ha movimentato gli ultimi giorni del 2003 metelliano. Martedì 30 dicembre, alle ore 11.50, due malviventi, a volto scoperto ed armati di coltelli di plastica, si sono introdotti nella Banca di Roma, diretta dal dott. Francesco Paolo Guarino, eludendo i rilievi del metal detector all'ingresso. Dopo aver rinchiuso gli impiegati ed i 15 clienti nell'ufficio del direttore, si sono fatti consegnare tutto il contante delle casse (10mila euro), per poi dileguarsi a piedi nel centralissimo Corso, facendo perdere le proprie tracce. L'allarme, immediatamente scattato presso la Compagnia dei Carabinieri di Nocera Inferiore, ha fatto accorrere sul posto le pattuglie di Carabinieri e Polizia, che però non hanno potuto fare altro che constatare che sulla vetrina della porta d'entrata il direttore aveva fatto esporre il cartello "chiuso per rapina", lo stesso utilizzato poche settimane fa. Una rapina, la quarta al medesimo istituto di credito, che ha fatto sorgere negli inquirenti molte perplessità. La totale mancanza di sorveglianza, il sistema di ripresa video a circuito chiuso inesistente ed altre inefficienze, gli elementi anomali della vicenda. Intanto, le indagini proseguono per dare un nome al volto riconosciuto. Il vice questore Coppola si mostra fiducioso nella soluzione del caso.
Fonte: Il Portico
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