Fa discutere il programma degli eventi natalizi predisposto dall'Amministrazione comunale di Cava de'Tirreni. Dopo le critiche espresse da Ascom, Confesercenti e "Torquemada", ecco il duro comunicato stampa inviatoci dal dott. Enrico Bastolla, membro del Direttivo della Margherita cavese.

«Perduto il tempo nei rivoli della polemica per la chiusura notturna dei locali della movida, ora si intravede un panorama abbastanza squallido per le imminenti festività di fine anno: qualche spettacolo musicale, dei gonfiatori di palloncini lungo il Corso, un timido tentativo di rilanciare il settore moda, e poi la "notte bianca", che servirà solo a non far prendere sonno ai commercianti ed ai commessi, abbondantemente stressati da turni interminabili durati oltre quindici giorni. Questo il misero programma che l'attuale Amministrazione, nella persona dell'assessore al Commercio, propone ai cittadini metelliani ed alle associazioni di categoria che dovranno fare i conti, ovviamente negativi, con le scarse visite che renderanno alla città gli abitanti dei centri viciniori, per nulla attirati da qualche organico programma di eventi».

Una vera e propria stilettata da parte del dott. Enrico Bastolla, pronto a monitorare i passi dell'Amministrazione comunale, che il componente del Direttivo della Margherita cavese definisce «brava ad autocelebrarsi tramite il proprio organo di stampa e ad ammirarsi negli spot televisivi, organizzati su misura (spacciandosi per Comune amico) forse dei pochi elettori che ancora credono alle favole ed ai monologhi sul piccolo schermo».

Ecco la parte finale del comunicato, non certo più tenera...

«Non è facile accontentare tutti, ma è di una semplicità solare disfarsi di tutti i consigli provenienti dalla Confesercenti, dall'Ascom, e persino da "Torquemada", neonata associazione dei pubblici esercizi cavesi, cercando di scoprirsi organizzatore di manifestazioni. Occorreva non ricorrere alla presunzione di fare a meno di chi opera in questo campo da anni ed ascoltare le esigenze dei commercianti che attraversano - è bene sottolinearlo - un momento di particolari difficoltà, legate alle limitate disponibilità economiche di molte famiglie italiane. Necessitava raccogliere adesioni dei vari settori merceologici, per apportare benefici, consistenti in riduzione dei costi dei prodotti, abbinando incentivi a manifestazioni che li vedesse coinvolti, muovendosi per tempo e chiedendo loro di effettuare delle promozioni, oppure delle iniziative, non scavalcandoli con proposte poco concrete e poco redditizie. Per non parlare delle abuliche passeggiate che si potranno offrire ai turisti, senza una meta se non quella dei presepi, che ancora una volta saranno delle interessanti iniziative di privati, lontane da qualsiasi intervento dell'Amministrazione».