Altri 30 giorni di tempo per depositare gli esiti dell'autopsia. Resta avvolta nel mistero la morte del piccolo Mario Amato, il bimbo di 11 mesi deceduto all'alba dello scorso 24 marzo dopo la somministrazione del terzo richiamo del vaccino "esavalente". Impossibile per gli esperti, almeno per ora, accertare le cause del decesso. A confermarlo il direttore sanitario dell'Asl Sa1, Domenico Della Porta, che ha spiegato che, trattandosi di esami sul tessuto, per conoscere i primi i risultati si devono attendere due mesi. L'équipe medica che ha eseguito l'autopsia nei locali del San Leonardo ha fissato come termine perentorio quello di 60 giorni. Solo allora sarà possibile definire l'esatto quadro clinico ed accertare eventuali responsabilità. Dall'Asl Sa1 precisano che dell'inchiesta aperta dalla magistratura nessun segnale è giunto nella sede dell'Asl Sa1. Il bimbo, infatti, sarebbe giunto in ospedale, al "Santa Maria dell'Olmo", già cadavere. Inutili i tentativi di rianimarlo da parte dei medici del Pronto Soccorso e della Rianimazione. «Non ci sono avvisi di garanzia - ha precisato il direttore Della Porta - nei nostri confronti. Se ci metteranno a conoscenza degli esiti dell'autopsia, sarà solo a scopo informativo».