Nel pomeriggio del 19 settembre i Carabinieri del Comando Provinciale di Salerno hanno dato esecuzione a un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Salerno - Sezione Riesame - su richiesta della Procura. L'uomo si è costituito presentandosi presso la casa circondariale ed è accusato di tentato omicidio pluriaggravato e porto abusivo di armi da sparo.

Secondo le indagini, avrebbe agito insieme al fratello, già arrestato lo scorso 15 luglio, in relazione alla sparatoria avvenuta all'esterno dell'Hotel Ariston di Capaccio durante il Deaf International Festival 2024. Nel corso dell'agguato furono esplosi 11 colpi di pistola calibro 9x21 contro tre persone, due delle quali successivamente decedute.

La Suprema Corte, chiamata a pronunciarsi dopo il ricorso in Cassazione presentato dai difensori, ha confermato la sussistenza del quadro indiziario e le esigenze cautelari, sottolineando la particolare efferatezza dell'azione e la "personalità violenta" dell'indagato.

Secondo l'ipotesi accusatoria, l'uomo avrebbe preannunciato sui social un gesto "punitivo", dettato da motivi personali e sentimentali, nei confronti di una delle vittime. La spedizione punitiva sarebbe culminata con percosse, schiaffi e infine con l'uso di un'arma da fuoco.

La Procura precisa che il provvedimento cautelare «non importa alcun giudizio di responsabilità definitivo»: le accuse, così come formulate, saranno sottoposte al vaglio del giudice nelle fasi successive del procedimento.