Tu sei qui: CronacaCartelle pazze, cittadini in rivolta
Inserito da (admin), martedì 9 agosto 2005 00:00:00
Centinaia di cittadini al giorno, spazientiti, innervositi, con il caldo che non raffredda certo gli animi, sono costretti, da qualche settimana, a stare in fila davanti all'Ufficio Tributi del Comune, per esibire la ricevuta di pagamento delle cartelle esattoriali di acquedotto e rifiuti. Un'ondata di atti, infatti, si sta abbattendo sulle famiglie cavesi: circa 3.000 avvisi di pagamento della Tarsu (Tassa sui rifiuti solidi urbani) relativi all'anno 2003; circa 1.000 avvisi di accertamento per gli anni dal 2001 al 2004; 2.784 gli avvisi di messa in mora per l'anno 2002 per il servizio idrico; 800 gli avvisi di liquidazione e 500 quelli di accertamento per l'Ici. E non mancano le proteste di quanti sono costretti a sobbarcarsi lunghe attese, in piedi, nel corridoio del piano terra del Comune, solo per mostrare le ricevute di pagamento e far aggiornare, così, gli archivi. «Non è possibile che si debba perdere così tanto tempo - afferma Aniello Di Domenico - solo perché, dopo anni, qui ancora non sanno chi ha pagato e chi no. Ed intanto, una marea di persone, come me, è costretta, per questo disservizio, a prendersi magari un permesso dal lavoro, solo per venire a dimostrare di non essere un moroso». Circa il 50%, secondo alcune valutazioni, sono posizioni che alla fine si rivelano regolari. «A me è stato chiesto l'accertamento del pagamento - afferma Andrea Pedone - addirittura di cartelle esattoriali del 1999. E per fortuna sono riuscito a trovarle, altrimenti cosa avrei dovuto fare, ripagare?». Una mole di lavoro enorme anche per gli uffici del Comune, costretti a preparare migliaia di atti, ricevere altrettanti utenti, per poi, in gran parte, constatare che il pagamento è stato effettuato. A creare qualche problema al sistema - spiegano dagli uffici - sono i pagamenti effettuati in ritardo, spesso anche a distanza di molti mesi o addirittura di anni, che, prima di concludere l'iter amministrativo, risultano assenti dai tabulati del Comune. A quel punto, quasi automaticamente, scatta la notifica, per evitare un'eventuale decadenza dei termini di pagamento (5 anni) e quindi la prescrizione, con un danno al Bilancio comunale. Oltre alle code ed ai disagi dei cittadini, il problema si pone quando si è nell'impossibilità di mostrare la ricevuta di pagamento, perché smarrita. A quel punto lo spettro di dover pagare di nuovo diventa, purtroppo, una più che triste realtà. «Mi chiedo - afferma Lucia Avagliano - se nell'era dei computer e di internet si debba ancora assistere, impotenti, ad una tale dimostrazione di inefficienza. Basterebbe rendere una realtà l'informatizzazione della pubblica amministrazione, anche di piccoli enti come quello comunale».
Fonte: Il Portico
rank: 10575102
Nella giornata di ieri, lunedì 15 settembre, il personale della Questura di Salerno ha fermato e denunciato un cittadino italiano, già noto alle forze dell'ordine per l'attività di parcheggiatore abusivo in varie zone della città. In particolare personale della DIGOS ha individuato, in Piazza Amendola,...
I Finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Trieste hanno concluso un'articolata attività d'indagine nei confronti di una società con sede a Palermo, ma operante stabilmente in sub-appalto nel territorio del Friuli Venezia Giulia per un operatore della cantieristica navale con sede nel...
Gli agenti del Gruppo di Intervento Territoriale della Polizia Locale hanno effettuato un'attività mirata al controllo dei veicoli elettrici con il supporto del personale della Direzione Generale Territoriale del Sud del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Il servizio è stato svolto in piazza...
Nei giorni scorsi, a Napoli, la Polizia di Stato ha tratto in arresto un 47enne marocchino per evasione. In particolare, gli agenti del Commissariato Vasto-Arenaccia, durante il servizio di controllo del territorio, nel transitare in via Sant'Antonio Abate hanno notato il prevenuto che, alla loro vista,...