Sta facendo il giro su tutti i gruppi Whatsapp dei genitori dei bambini della Scuola dell'Infanzia "Epitaffio" di Cava de' Tirreni il messaggio vocale attraverso cui il padre del bambino che ha contratto la meningite ha allertato coloro che potrebbero avere avuto contatti diretti con il figlioletto.

«Il bambino che non sta bene purtroppo è mio figlio». Inizia così il messaggio dell'uomo, che parla con tono dimesso, cercando di dissimulare l'apprensione per la salute del figlio e concentrare gli sforzi sulle informazioni utili da riferire. «Ora siamo al Cotugno a Napoli, il bambino è in terapia intensiva, gli hanno fatto una tac e non ci sono edemi cerebrali, quindi è piuttosto sveglio, ma comunque è in prognosi riservata.

Ha dato i primi sintomi di febbre ieri mattina intorno alle 13: era all'asilo, lo abbiamo portato a casa e gli abbiamo somministrato una Tachipirina e una Biochetasi perché aveva anche vomitato. Ma non aveva sintomi gravi, dopo poco la febbre era scesa, addirittura è riuscito a cenare con noi. Stamattina, a ora di pranzo, gli sono venuti fuori dei puntini e mia moglie l'ha portato all'Ospedale a Cava. Lì hanno pensato che potesse essere meningite». E qui fa una pausa, come a darsi coraggio.

E poi continua: «Abbiamo avvisato le varie insegnanti, il Direttore Sanitario di Cava e di Nocera. La profilassi da fare per gli adulti - ovviamente chiedete conferma al vostro medico - è una sola compressa di Ciproxin da 500. Per i bambini ci hanno detto che va bene come antibiotico il Rifadin Sciroppo, 10 mg per kg, 2 volte al giorno per 2 giorni. Informerò tutti se dovessi avere informazioni che ora non ho. Buona serata a tutti».

È proprio il caso di sottolineare l'importanza della tecnologia al tempo d'oggi, anche nei casi di emergenza. In tempo reale è possibile arrivare ad un pubblico vastissimo e consentire immediatamente - come in questo caso - l'attivazione della profilassi. Un'iniziativa, quella del padre, sintomo di grande senso di responsabilità e di spiccata sensibilità.

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