Dopo la buona riuscita del primo “banchetto raccolta firme Cava 5 Stelle”, in cui il movimento 5 Stelle cavese ed i cittadini si sono incontrati per la prima volta in piazza, ecco che anche sabato 30 giugno e domenica 1° luglio si ripresenterà l’occasione per incontrarli e soprattutto confrontarsi su argomenti di interesse comune.

Particolare attenzione, come già evidenziato nello scorso week end, è rivolta ai punti delle petizioni proposte e su cui, come precisato dal movimento, «non bisogna abbassare la guardia». Temi su cui è richiesta la firma e soprattutto l’attenzione pubblica sono: trasparenza, acqua pubblica, strisce blu ed IMU.

«Lo scorso week end - sostengono i componenti del gruppo - molte persone che si avvicinavano al banchetto erano sorprese che ad oggi si torni a parlare di acqua pubblica nonostante un anno fa ventisette milioni di italiani sceglievano l’acqua pubblica e partecipata grazie al voto ai referendum. Una straordinaria dimostrazione di partecipazione dal basso che si è riscontrata negli ultimi anni della nostra Repubblica. Eppure, ad oggi, quei referendum sono lettera morta. Non si è fatto niente per applicare la volontà del popolo italiano tanto chiaramente espressa».

«È per questo - continuano decisi - che ci siamo mobilitati affinché l’applicazione dei referendum e della volontà popolare sia rispettata. Il popolo italiano ha deciso un anno fa, e noi lo stiamo ribadendo oggi: l’acqua deve stare fuori dal mercato ed i profitti fuori dall’acqua».

«Il banchetto - aggiungono - è anche occasione d’incontro tra “quelli del web” e quelli che con il web non hanno familiarità, anche perché attivarsi su internet comporta dei costi di accesso che il movimento stesso, sia a livello locale sia a livello nazionale, promuove tra i punti del programma. Ed in particolare: copertura completa delle reti ADSL su tutto il territorio nazionale e gratuità nell’accedere ad asse. Altri temi su cui è richiesta l’attenzione dei cavesi sono la revisione delle strisce blu e l’IMU, per la quale richiediamo al Comune l’applicazione dell’aliquota minima e la rinuncia da parte dell’Amministrazione stessa alla possibilità di applicare l’IMU Bis».

Cava5stelle.it