Tu sei qui: CronacaCava Città Eucaristica nell'opera del Maestro Senatore
Inserito da Livio Trapanese (admin), mercoledì 11 giugno 2008 00:00:00
Il Maestro Ettore Senatore, figlio emerito di questa nostra amata Città, non smette di stupirci. Con la sua ultima opera, un olio su tela di cm. 70 x cm. 100, apparsa in gigantografia alla sinistra del portone d'ingresso alla Concattedrale di Sant'Adjutore, al lato opposto del suo precedente lavoro che raffigura Sant'Adjutore, il Vescovo africano, Patrono della Diocesi di Cava de'Tirreni, giunto nel 455 per evangelizzare le anime della poi distrutta Marcina, di cui il geografo greco Strabone (64 o 63 a.C. - 21 d.C.) ce ne parla nel suo libro, "Historia", ha voluto rimembrarci che Cava de'Tirreni è Città Eucaristica, come altre 65 del mondo, quali: Lanciano, Roma, Parigi ecc., ove Dio, nel tempo, ha mostrato il suo paterno amore.
L'opera del Maestro Senatore rappresenta undici elementi, fra cui un calice, un raggiante ostensorio, il castello, i portici e la chiesa madre dei cavesi. Ma vediamoli in dettaglio. Nella parte alta del quadro, al centro degli otto luminosi raggi dell'ostensorio, solcati da molteplici fasci rossi, che rappresentano l'amore di Gesù verso l'umanità, per aver versato il suo preziosissimo sangue sulla croce, e che ogni giorno continua a versare sull'altare, per la remissione dei peccati dell'umanità e "condurla" alla vita eterna, appare un'ostia con impressa l'immagine di Gesù crocifisso. L'ostia ed il vino, come sappiamo, con la transustanziazione, ovvero la totale conversione delle sostanze che formano il pane ed il vino, diventano il Corpo ed il Sangue di Gesù. Sotto l'ostia v'è il calice e su di esso appare una tondeggiante luce sulla quale si erge la croce e le lettere JHS, per confermare che Gesù, salvatore degli uomini, è presente in mezzo a noi.
Alla sinistra del calice è ben rappresentato il Castrum Sant'Adjutore, poggiato sul colle omonimo, dal cui terrazzo superiore, come ancor oggi avviene, sebbene siano trascorsi 352 anni, nell'autunno del 1656, nel corso della peste bubbonica, don Angelo Franco, parroco della Santissima Annunziata, con l'Ostensorio, impartì la Santa benedizione alla Valle Metelliana, rivolgendosi verso i quattro punti cardinali, ciò affinché la peste non mietesse più vittime; cosa che, per intercessione divina, avvenne! Al lato destro del quadro, collegato dagli archi dei portici, che intrecciano il calice, l'uva bianca ed il grano, appare, maestosa, la cinquecentesca Concattedrale di Sant'Adjutore; testimonianze di fede e vita mercantile cavese. Complimenti vivissimi al Maestro Ettore Senatore per questa ulteriore viva testimonianza di fede, storia e tradizione cavese, lasciata nella Chiesa madre di Cava de'Tirreni.
Fonte: Il Portico
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