Dopo 400 anni la pala con la Madonna del Rosario, risalente alla fine del ‘500, che oggi campeggia sull'altare maggiore della Chiesa di Santa Lucia, ritrova il suo autore. È il belga Aert Mijtens. Ed il miracolo è avvenuto per l'amore di due mecenati: Ciro Mannara e Lucia Lamberti, innamorati del loro casale, Santa Lucia, e con la passione per la ricerca intelligente e scientifica dello studioso Salvatore Milano, già noto nella città per altre ricerche e studi. Nella preparazione di uno studio sulla frazione, ed in particolare sulla Chiesa di S. Lucia, Milano era stato colpito dalla bellezza della pala con la Madonna del Rosario, dai suoi colori luminosi e simbolici. L'intuizione di Milano veniva confermata dal prof. Pierluigi Leone de Castris, che in un suo scritto fatto pervenire allo stesso Milano affermava: «È opera indubbia e caratteristica di uno dei più importanti artisti attivi a Napoli alla fine del Cinquecento, il belga Aert Mijtens, la cui biografia e la cui attività è oggi possibile ricostruire grazie alla Vita a lui dedicata da Van Mander». Una ricostruzione storica, quella fatta da Salvatore Milano, che evidenzia la storia di una delle più popolose e ricche comunità della Vallata metelliana. «Il lavoro compiuto da Milano e supportato dalla generosità dei Mannara sono grande gioia per tutti i luciani», afferma il parroco della frazione, don Beniamino D'Arco.