Tu sei qui: CronacaColpo al cimitero, rubate statue ed attrezzi
Inserito da (admin), martedì 18 gennaio 2005 00:00:00
Furto al cimitero: nella notte una banda di specialisti ha scassinato l'ingresso laterale, manomettendo la sbarra elettrica e, una volta all'interno del cimitero, ha trafugato tre grosse sfere di piperno del Comitato Cittadino di Carità. Rubata anche gran parte dell'attrezzatura per la manutenzione: un martello pneumatico, due pale, una carriola ed alcune matasse di fili di ferro, usati con ogni probabilità dai ladri per appropriarsi degli ornamenti di pietra. A scoprire il furto è stato il personale comunale in servizio al cimitero, insospettito da un guasto alla sbarra elettrica. Stando ad un primo sopralluogo, nessun segno di effrazione e relativo furto sarebbe stato perpetuato alle cappelle ed alle tombe. Al momento, la pista più battuta è quella del furto su commissione. Dopo un primo sopralluogo, i Carabinieri della Stazione locale, diretta da Paolo Mannino, stanno intensificando le loro indagini. Per ora ci sono solo indizi, ma appare chiaro che a colpire sia stata una banda di specialisti: ladri specializzati in furti di materiale sacro e destinato alla ricettazione. La conferma di quest'ipotesi investigativa sarebbe emersa proprio nel corso del sopralluogo, quando i militari hanno accertato che i ladri non hanno cercato di scassinare gli uffici dove sono custoditi computer ed altre apparecchiature, né tanto meno le cappelle. Secondo una prima ricostruzione, fornita dagli inquirenti grazie alla collaborazione degli stessi dipendenti, i ladri sarebbero entrati dall'ingresso laterale, lato destro. «Da quella parte - spiega Flavio Adinolfi, responsabile della Casa Cimiteriale Comunale - c'è il passo carrabile con una sbarra elettrica. Ad un primo sopralluogo, sembra che i ladri abbiano divelto questa sbarra per accedere all'interno del cimitero». Con ogni probabilità, la banda aveva un piano ben congegnato, che ha applicato alla lettera. Nel loro mirino c'erano le statue ornamentali in piperno, ed in particolare le grosse strutture sferiche del Comitato Cittadino di Carità. Per portarle via avrebbero utilizzato l'attrezzatura che si trovava all'interno del magazzino. E così, con matasse di filo di ferro, un martello pneumatico, pale e carriole, hanno trafugato il loro bottino senza fare troppo rumore e senza destare sospetti. Solo alle prime luci del giorno la scoperta del furto. Per tutta la mattinata di ieri si è proceduto a verificare altri eventuali furti e danneggiamenti. «Insieme ai Carabinieri stiamo effettuando un sopralluogo per accertare l'entità del furto», spiega il responsabile Adinolfi. Sull'episodio è intervenuto l'assessore al Personale, Contenzioso e Servizi cimiteriali, Antonio Barbuti: «Ho chiesto un resoconto dell'accaduto. Nelle prossime ore farò un sopralluogo di persona per verificare la reale entità dei danni subiti». Il furto della scorsa notte ripropone il vecchio problema della sicurezza al cimitero, già in passato finito nel mirino di ladri e malintenzionati, eppure ancora privo di custode e dotato di un unico sistema di allarme, attivo solo nei locali dove sono sistemati gli uffici. «Da poco più di un mese e mezzo - spiega Barbuti - sono assessore al Personale. Ho avuto modo di verificare che in pianta organica è prevista la figura del custode. Con l'avvio dei lavori di ampliamento, ritengo sia necessario coprire questa carenza. Mi impegnerò personalmente affinché siano accelerate tutte le procedure per l'assunzione di un custode».
Fonte: Il Portico
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