Una nuova bufera, dopo le truffe con i fondi pubblici, si abbatte sull'Università degli Studi di Salerno. Stavolta due esposti anonimi puntano il dito contro i concorsi pilotati. Nell'articolo del quotidiano La Città oggi in edicola a firma di Rosaria Federico, si parla della situazione che vede gli studenti meritevoli scavalcati da figli e parenti di persone che ricoprono ruoli politico-istituzionali nella provincia di Salerno. Di bandi e requisiti cuciti addosso a questo o a quel favorito, senza adeguata attività di ricerca, senza dottorato, proprio per favorire questo o quel candidato.

In particolare, si allude ad un dottorato «dato al figlio di un personaggio eccellente che riveste un importante incarico pubblico a Salerno e che diventa il volano per ottenere incarichi per studi di fattibilità con l'università e, in particolare, con uno dei dipartimenti dell'Unisa e uno dei suoi professori ordinari».

Entrambi gli esposti parlano poi di «favoritismi» nei confronti di una ragazza, fidanzata con il figlio di un personaggio importante dell'Unisa, e denunciano più in generale un sistema di favori che vigerebbe da anni nel mondo universitario salernitano, a discapito di ricercatori e dottorandi, ma anche di aspiranti professori davvero meritevoli.