Un nuovo regolamento per la salvaguardia del centro storico. Questa l’interessante proposta dell’associazione di commercianti “Confesercenti”, che ha voluto lanciare un monito alla cittadinanza al fine di preservare un bene storico, architettonico e commerciale così importante.

Raccogliendo l’opinione di numerosi negozianti della cittadina metelliana, è emersa la volontà di porre fine, una volta per tutte, all’abuso eccessivo della "zona dei portici".

«Una ricchezza che, probabilmente, noi cavesi sottovalutiamo - dichiara il presidente della Confesercenti, Aldo Trezza - o comunque non sappiamo né valorizzare né difendere come occorrerebbe fare con un pezzo pregiato della città».

Confesercenti sottolinea, quindi, la necessità di un "disciplinare" che possa essere punto di riferimento per l’Amministrazione comunale e per tutti i cittadini cavesi, che devono contribuire a preservare la bellezza del centro storico.

I portici non dovrebbero essere più luogo di accampamento per i venditori ambulanti, ci dovrebbero essere più cestini per i rifiuti, magari differenziati, meno cavi volanti ed una migliore pavimentazione. Fondamentali sarebbero anche l’eliminazione dei segni del terremoto del 1980 in tempi celeri, la sistemazione delle discese pluviali, nonché il completamento dell’illuminazione artistica secondo un preciso progetto di arredo urbano.

«Dobbiamo dare una precisa identità al centro storico, che non può essere il palcoscenico buono per qualsiasi manifestazione o desiderio», ribadisce Luigi Trotta, responsabile Centro Storico della Confesercenti.