Anche l'Ascom sottoscrive la richiesta della Confesercenti di bloccare il piano del commercio. Nel frattempo, però, sono sopraggiunte altre richieste per il rilascio delle due concessioni ancora libere per strutture da 1.500 e 2.500 metri quadri. «Abbiamo chiesto - dichiara Luigi Trotta, presidente dell'Ascom di Cava - di rivedere il piano. Il commercio cavese è già penalizzato e le strutture esistenti sono in esubero rispetto al nostro mercato. Ulteriori concessioni metterebbero completamente in ginocchio i piccoli commercianti, che già vivono momenti difficili. L'Amministrazione deve rendersi conto che non c'è tempo da perdere e che bisogna correre ai ripari, rivedendo tutto il piano del commercio, anche rispetto alla localizzazione di queste strutture di media distribuzione». «Abbiamo espresso il nostro parere negativo - dice Aldo Trezza, presidente della Confesercenti - con un plebiscito da parte di tutti i commercianti. Il 28 ottobre abbiamo formalizzato la richiesta al sindaco di modificare il piano, ma finora nulla di fatto». L'Amministrazione, comunque, non esclude che ciò possa accadere in tempi brevi. «Abbiamo dato mandato al dirigente del settore - afferma Fabio Siani, assessore al Commercio - di predisporre gli atti necessari per attivare una sospensione del piano del commercio per 15-18 mesi. In questo periodo, valuteremo l'andamento del commercio e del mercato».