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Inserito da (admin), martedì 17 ottobre 2006 00:00:00
Sono oltre 10mila le cartelle emesse dal Consorzio di Bonifica Agro sarnese-nocerino per i presunti contribuenti cavesi. A far infuriare gli utenti soprattutto l'indiscriminata emissione anche nei confronti di chi aveva ottenuto il provvedimento di sgravio. «Ci troviamo di fronte ad una vera e propria persecuzione - affermano i cittadini in coda al Comune per cercare di avere informazioni - dovrebbe intervenire la magistratura. Due sono i casi: o si è in malafede o si è talmente disorganizzati che farebbero bene a licenziare tutti, dai vertici all'ultimo impiegato».
È una processione, ormai, in Comune per individuare sulla cartina messa a disposizione dall'Ufficio Tecnico se la propria abitazione è al di qua o al di là della "linea Maginot". Il confine della perimetrazione del territorio cavese che, secondo il Consorzio di Bonifica, fa da spartiacque tra chi deve o no pagare. A ricevere quotidianamente i cittadini nell'ufficio al piano terra del Suap è il consigliere comunale Emilio Maddalo, che, da esperto e delegato dal sindaco Gravagnuolo al settore Tributi, cerca di dare le poche certezze possibili ai consumatori. «Al momento - spiega Maddalo - dobbiamo fare riferimento ad una mappa, concordata con il Consorzio di Bonifica, che individua le aree del territorio che sono soggette a pagamento. Tutti coloro che risiedono al di sotto della direttrice est-ovest di via Atenolfi non devono pagare, ad di sopra sì». Maddalo si dichiara disponibile a ricevere, negli orari di ufficio del Comune, quanti nutrano perplessità sulle bollette. «Le controlleremo insieme e, se è il caso, aiuterò i cittadini a presentare la domanda di sgravio», assicura il consigliere.
I criteri adottati, però, non sono chiari. «Non è possibile - afferma uno degli utenti, Angelo Di Domenico - che nello stesso stabile ci sono famiglie che ricevono la bolletta ed altre no. Non è possibile che nella stessa strada, fino ad un certo punto si paga, al di là non più. Perché in alcune frazioni rurali sì ed in altre no? Chiediamo che il Comune faccia sentire la sua voce, si interessi di questo problema, ci faccia capire qualcosa. Non possiamo essere lasciati alla mercè di un ente che non ci garantisce nulla. Neppure l'opera che dovrebbe fare».
Confusione anche tra chi è chiamato a giudicare. La commissione tributaria di Pistoia, per esempio, ha stabilito che tutti coloro che entrano nel territorio di competenza del Consorzio devono in ogni caso pagare. Le commissioni tributarie salernitane, come pure il tribunale di Nocera Inferiore, in alcune sentenze hanno dato, invece, ragione ai contribuenti, dove non è accertato il beneficio diretto dell'opera del Consorzio.
Giurisprudenza divisa sui ricorsi dei contribuenti
A ricevere l'ingiunzione di pagamento anche chi ha avuto una sentenza favorevole dal tribunale o dalla commissione tributaria. In questo caso bisogna recarsi al Consorzio di Bonifica ed esibire la sentenza. In molti hanno, infatti, pagato nonostante abbiano avuto negli anni addietro un provvedimento di sgravio. In ogni caso la richiesta va fatta su carta semplice e consegnata alla sede del Consorzio di Bonifica, in via Atzori, a Nocera Inferiore.
Fonte: Il Portico
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