Qualche giorno fa è stato diffuso un vecchio servizio del Tg scientifico "Leonardo" del 2015 che parlava di un pericoloso supervirus creato nei laboratori in Cina, unendo parte di un coronavirus di un pipistrello con quello della SARS di un topo.

Nel servizio si parla di tanti elementi che possono sembrare una curiosa coincidenza rispetto a quello che sta accadendo in questo momento in tutto il mondo con la pandemia da coronavirus. Ovviamente, una volta diffusa, la notizia si è allargata a macchia di leopardo sui social network. Tuttavia, basta fare un minimo di ricerca sul web per capire che si tratta solo coincidenze. Il coronavirus, che oggi si è diffuso in quasi tutto il mondo, ha origine naturale e non è stato creato in laboratorio.

Sulla possibile creazione del coronavirus, il presidente del Consiglio Superiore di Sanità (Css), Franco Locatelli, respinge l'ipotesi come «fanta-bioterrorismo», perché «abbiamo evidenze che indicano chiaramente che non c'è stata possibilità di una generazione in laboratorio, è stato pubblicato su una delle riviste più importanti al mondo, ed è stato confermato recentemente, evitiamo di alimentare cose che non hanno nessuna consistenza scientifica». Al momento si sa soltanto che il virus provenga dal pipistrello selvatico, ma non come abbia fatto dal pipistrello ad arrivare all'uomo.