Si è svolta ieri mattina a seconda udienza, a Salerno, per il processo con giudizio immediato a carico di Massimo Cariello. Accusato di abuso di ufficio e corruzione, l'ex sindaco di Eboli avrebbe favorito amici e imprenditori e candidati a lui vicini in concorsi tenutisi anche a Cava de' Tirreni.

In aula erano presenti ieri anche gli avvocati Giovanni Sofia ed Enrico Farano, che rappresentano rispettivamente i comuni di Eboli e Cava de' Tirreni, costituitisi parte civile. Nel corso dell'udienza, il presidente del collegio giudicante, il magistrato Lucia Casale, ha rigettato le richieste preliminari della difesa per l'utilizzo del trojan inoculato nel cellulare di Cariello. E' stata rigettata anche la richiesta dell'ex sindaco di poter usare il proprio telefonino per motivi di lavoro.

L'udienza è stata rinviata a giovedì 11 marzo per il conferimento dell'incarico peritale delle intercettazioni telefoniche, che verranno acquisite, dopo la richiesta del pm Rotondo. E' stata ammessa, infine, la lista dei testi di accusa e difesa. Diverse le persone che saranno chiamate a testimoniare alla prossima udienza, tra cui Francesco Sorrentino, dirigente al comune di Cava de' Tirreni. A lui, Cariello chiese di favorire al concorso tenutosi a Cava de' Tirreni un'avvocatessa e una commerciante ebolitana.

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