Tu sei qui: CronacaCostiera Amalfitana, Banda del Bitcoin incastrata in una villa a Furore
Inserito da (Admin), domenica 18 agosto 2024 09:10:15
Il blitz è avvenuto nella serata del 7 agosto, quando ben quattro volanti civetta della Polizia hanno circondato la villa in Via Mola, a Furore.
Un'operazione pianificata nei minimi dettagli dalla Polizia Postale italiana ha messo fine alla latitanza della "Banda del Bitcoin", un gruppo di criminali internazionali che, secondo le indagini, avrebbe accumulato una fortuna di 14 milioni di dollari grazie a sofisticati crimini informatici. Gli arresti sono avvenuti in una lussuosa villa nel suggestivo borgo di Furore, dove i membri della banda si godevano una vacanza o, non è da escludere, stavano pianificando un nuovo colpo .
Il gruppo, composto da due uomini - uno saudita e uno ucraino - e due donne - una libanese e una russa - era ricercato a livello internazionale. I due uomini, già destinatari di mandati di arresto europei emessi dalla polizia francese, sono stati catturati dalle autorità italiane grazie a una brillante operazione di cooperazione internazionale, su richiesta della Procura di Roma. Le due donne, pur essendo coinvolte, sono state indagate in stato di libertà.
Il caso è emerso in seguito a un'indagine avviata dai magistrati francesi circa due mesi fa, dopo che la banda aveva sferrato un attacco informatico contro un exchange di criptovalute con sede nelle isole Cayman. Gli hacker erano riusciti a sottrarre una cifra colossale, poi convertita in tether USDT, una criptovaluta nota per la sua stabilità legata al dollaro.
Il loro stile di vita lussuoso, però, è stato la loro rovina. Durante la fuga, la banda ha attraversato alcune delle località più esclusive d'Italia, dalla Sardegna all'Isola d'Elba, fino alla Costiera Amalfitana, spostandosi con jet privati, auto a noleggio e soggiornando in ville di lusso. Proprio in una di queste ville, affacciata sul mare cristallino di Furore, è scattata la trappola degli investigatori italiani.
Gli agenti hanno sequestrato codici e chiavi private di accesso a portafogli virtuali di criptovalute, chiavette ledger e numerosi dispositivi informatici, convalidati successivamente dalla Procura della Repubblica di Salerno.
I due uomini arrestati sono stati trasferiti nel carcere di Salerno, dove attendono l'udienza per l'estradizione, mentre le due donne sono state rilasciate in stato di libertà, seppur ancora sotto indagine. La brillante operazione ha portato alla luce l'entità del crimine, facendo risaltare la rete internazionale di cooperazione tra le forze dell'ordine, fondamentale per contrastare minacce sempre più globali e sofisticate.
Una storia che sembra uscita da un film, ma che conferma come la realtà possa superare la finzione, soprattutto quando il lusso e l'arroganza di chi si crede invincibile diventano i peggiori nemici della criminalità.
Foto: Google Maps
Fonte: Il Vescovado
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