Tu sei qui: CronacaCostiera paralizzata da code chilometriche, Codacons chiede risarcimento
Inserito da (redazionelda), venerdì 26 aprile 2019 19:12:28
Nel lungo ponte pasquale coinciso con temperature estive, numerosissime sono state le persone hanno immaginato la gita fuori porta in Costiera Amalfitana.
Tanti i turisti riversatisi sulla Statale 163: ma invece di trascorrere qualche ora di svago in visita alle bellezze della "Divina", si sono trovati intrappolati nelle chilometriche colonne d'auto che hanno bloccato la Statale e le autostrade A3 e A2 in corrispondenza dei relativi imbocchi.
I picchi di maggiore disagio si sono registrati nella giornata di ieri, 25 Aprile, con il CDACONS tempestato di telefonate da parte di cittadini che segnalavano l'impossibilità di raggiungere le località turistiche prescelte. Molti di questi hanno deciso di rinunciarvici, impiegato molto tempo per tornare a Salerno.
«È una situazione di fatto non gestita - commenta l'avvocato Matteo Marchetti, vicesegretario nazionale del CODACONS - Urgono misure per regolarizzare la viabilità, nel rispetto delle norme di sicurezza stradale, per i turisti e, soprattutto, per i residenti della costiera, bloccati nelle loro stesse abitazioni. Se poi il problema riguarda le ambulanze che, chiamate per interventi spesso urgenti, restano di fatto bloccate, i reati configurabili a carico di chi non pone alcun rimedio a tali situazioni, potrebbero essere ben più gravi!».
«Si ricorda che è fatta salva la possibilità di chiedere specifici risarcimenti. Pensiamo ad una sposa che non ha potuto raggiungere il luogo del proprio ricevimento - continua Marchetti - Chiediamo l'intervento urgente del Prefetto affinché convochi i sindaci di tutta la Costiera, da Vietri a Sorrento, per intervenire e risolvere una volta per tutte questa annosa questione».
Il Codacons Campania diffida tutti i Sindaci perché emettano provvedimenti urgenti che regolino la circolazione dei veicoli sulle strade della Costiera, onde scongiurare che si rinnovi l'odioso caos e denuncerà alla Procura della Repubblica per omissione di atti d'ufficio gli stessi Sindaci di quei Comuni in cui si sono prodotti i blocchi alla circolazione stradale.
Come già in altri Comuni d'Italia, vanno adottate, come "ultima ratio" soluzioni alternative quali:
Fonte: Il Vescovado
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