«Una semplice partita di carte tra amici senza nessuna posta in palio in danaro». Bonaventura Amendola, titolare del pub della frazione Pogerola di Amalfi in cui sabato sera sono intervenuti i Carabinieri nel bel mezzo di una seduta tra amici, smentisce l'attività di gioco d'azzardo, «mai esercitata nel locale di mia titolarità».

Dopo aver avuto accesso al locale chiuso al pubblico, i Carabinieri avevano sorpreso sei ragazzi intenti a giocare a poker, con tanto di fiches e vari mazzi posizionati sul tavolo. Gli stessi sono stati denunciati per il reato di gioco d'azzardo.

«Tali circostanze verranno poste nella giusta luce anche in sede giudiziaria - anticipa Amendola in una nota trasmessa alla nostra redazione -, a dimostrazione e conferma dell'estraneità alle paventate ipotesi penalmente rilevanti».

«Appare, pertanto, fuorviante ed inappropriato l'accostamento ad una "bisca clandestina", viepiù al cospetto di un singolo episodio, peraltro assolutamente lecito» precisa.

Il titolare del locale ammette le proprie responsabilità, di aver violato le regole della zona rossa: «Resta ferma, sotto altro profilo, la responsabilità di aver violato - seppur per la prima volta ed all'esito di un lunghissimo periodo di restrizioni che, in ogni caso, hanno fortemente attanagliato ogni settore commerciale - le prescrizioni anti-covid, le cui sanzioni sono già state regolarmente pagate da tutti i soggetti coinvolti. Tanto si doveva a tutela dell'immagine dell'ultracinquantenaria attività condotta dallo scrivente, mai peraltro coinvolta, prima d'ora, in episodi di siffatta natura».

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