Tu sei qui: CronacaDepuratori, in 12 a giudizio per Cetara e Palomonte
Inserito da (redazionelda), venerdì 6 ottobre 2017 20:16:58
Dodici persone (ex sindaci, vertici della società Ausino e tecnici) dovranno affrontare un processo per il cattivo funzionamento dei depuratori che, secondo la Procura, hanno inquinato il mare di Cetara e il fiume Sele.
A darne notizia il quotidiano La Città in un articolo a firma di Clemy De Maio.
Per entrambi i casi il giudice dell'udienza preliminare Ubaldo Perrotta ha firmato ieri i decreti di rinvio a giudizio, con accuse che vanno dal danneggiamento di beni pubblici al deturpamento di bellezze naturali, all'omissione di atti d'ufficio a carico degli amministratori comunali.
Il processo per l'impianto di Cetara inizierà a novembre, con imputati l'ex sindaco Secondo Squizzato, il presidente della Ausino, Mariano Agrusta, Matilde Milite che l'ha preceduto alla guida della spa affidataria della gestione di molti depuratori della Costa d'Amalfi, il dirigente comunale Pietro Avallone e i funzionari della Ausino che hanno ricoperto ruoli di responsabilità nella conduzione o nella gestione tecnica degli impianti fognari e depurativi: Franco Vaccaro, Domenico Bevilacqua, Iolanda Giuliano, Massimo Martucciello e Giuseppe Vitagliano.
Solo per Squizzato il pubblico ministero Mariacarmela Polito ha formulato anche l'imputazione di omissione di atti d'ufficio, accusandolo non solo di non essersi attivato «al fine di assicurare il trattamento della acque reflue fognarie e di conseguire l'autorizzazione allo scarico delle stesse» ma anche di non aver disposto, nel settembre del 2014m il divieto di balneazione, nonostante la nota dell'Arpac «in cui si riportavano i risultati delle analisi delle acque di balneazione non conformi ai parametri di legge». Secondo le contestazioni nel mare di Cetara arrivavano infatti acque reflue che avrebbero fatto salire oltre i l consentito l'inquinamento da elementi quali l'escherichia coli e l'azoto ammoniacale. Una ricostruzione da cui gli imputati (difesi da Maurizio Mastrogiovanni, Agostino De Caro, Felice Lentini, Giovanni Torre, Gaspare Dalia e Roberto Lanzi) proveranno a difendersi dal 2 novembre, data di inizio del processo.
È stata invece fissata a metà gennaio la prima udienza per il depuratore di Palomonte, che si ritiene abbia inquinato, col suo cattivo funzionamento, valloni Traiano e Catena che confluiscono nel fiume Sele. Le accuse della Procura sono analoghe a quelle formulato per l'impianto di Cetara. Quattro gli imputati: l'ex sindaco Pietro Caporale, Antonio Quaranta, Giuseppe Caporale e Francesco Caprio.
Fonte: Il Vescovado
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