Tu sei qui: Cronaca"Di Mauro", finalmente il commissario
Inserito da (admin), lunedì 6 giugno 2005 00:00:00
Svolta alle "Arti Grafiche Di Mauro". Da venerdì pomeriggio si è passati dall'occupazione della fabbrica ad un presidio permanente. A breve si apriranno anche alcuni reparti per completare i lavori lasciati in sospeso. Entro fine mese dovrebbe arrivare la cassa integrazione. Questi i primi effetti della nomina, lo scorso venerdì mattina, di Vincenzo Piccolo a commissario straordinario del Tribunale di Salerno, per la gestione del concordato preventivo delle "Arti Grafiche Emilio Di Mauro". Intorno alle ore 11 l'ingresso in fabbrica tra i dipendenti, che lo attendevano ormai da tempo. Accompagnato dal giudice Giorgio Iachia, referente del Tribunale Fallimentare, il commissario Piccolo si è recato allo stabilimento di via XXV Luglio per incontrare l'amministratore della "Di Mauro", Alfonso Romaldo, nominato liquidatore, che, accompagnato dai suoi legali, lo attendeva all'ingresso, insieme ad un funzionario ed alcuni agenti della Guardia di Finanza. Era il momento più atteso dai dipendenti della storica azienda cavese, dal quale dipende il loro destino. Tutto si è svolto, come sempre, nella massima correttezza. Appena varcato il grande cancello d'ingresso, sono subito saliti negli uffici della direzione per formalizzare l'incarico ed iniziare a prendere contatto con un'azienda che ha oltre 100 anni di storia e che tutti vogliono continui ad essere una realtà economica ed occupazionale importante per la città. Intorno alle 12 il commissario Piccolo ed il giudice Iachia hanno voluto incontrare i rappresentanti sindacali Renato Vigilante (Cgil), Domenico Cascone (Uil), Luigi Di Domenico (Cisal) e la Rsu. «Abbiamo avuto un confronto costruttivo - hanno detto i sindacalisti - che ci fa ben sperare per il futuro. Ci hanno fatto delle richieste che riteniamo di poter accettare, per fare in modo che, con il completamento dei lavori lasciati in sospeso, si possa far fronte entro breve tempo allo stipendio di aprile, per poi passare alla cassa integrazione». Sbloccato anche un fondo di liquidità nella disponibilità economica dell'azienda, che però - hanno spiegato Iachia e Piccolo - dovrà essere alimentato con gli introiti derivanti dalla consegna dei lavori bloccati. Da completare alcune commesse di biglietteria aerea e di carte valori per istituti bancari, per i quali una decina di dipendenti saranno chiamati a rimettere in moto le macchine. Il primo incarico del commissario, infatti, sarà quello di verificare la disponibilità dei clienti a ritirare il lavoro commissionato, ma rimasto a metà. Riaperta anche la portineria con 2 dipendenti a turno, mentre gli altri potranno mantenere un presidio permanente presso la sala mensa. «Abbiamo chiesto - hanno detto i sindacati - di avviare immediatamente le procedure per la cassa integrazione. Nel frattempo, di certo non abbandoneremo la fabbrica. Saremo sempre qui, in sala mensa e fuori, perché siamo solo all'inizio di una battaglia che si dovrà concludere con la riconquista del posto di lavoro dei 120 dipendenti. E non mancheranno altre iniziative, anche clamorose, per mantenere viva l'attenzione sulla vicenda». Fissata anche la data dell'assemblea dei creditori non privilegiati, che si terrà il 27 giugno al Tribunale Fallimentare di Salerno. Per loro potrebbe essere risarcito l'80% del credito, mentre per dipendenti e banche assicurato il 100%, grazie alla disponibilità dei beni messi a disposizione dall'azienda.
Fonte: Il Portico
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