Tu sei qui: CronacaDonna cavese colpita da meningite
Inserito da Il Mattino (admin), lunedì 17 febbraio 2003 00:00:00
Ospedale di San Leonardo: ancora un caso di meningite. Il secondo nel giro di due settimane, ma stavolta la patologia è molto più grave. Ricoverata nella tarda serata di venerdì scorso, la signora P.V., 53 anni, originaria di Cava de' Tirreni, è affetta da "meningite da meningococco". Quando è giunta al reparto infettivi del "Ruggi D'Aragona", diretto da Maurizio Mazzeo, la donna era in gravissime condizioni. I medici hanno subito disposto la cura d'urto, riuscendo a farle superare la fase più rischiosa. Le sue condizioni, comunque, restano serie e da tenere sotto stretto controllo, ma, a detta dei sanitari, la situazione potrebbe sensibilmente migliorare nelle prossime ore. «La paziente sta rispondendo bene - rilevano i medici - alla cura che le stiamo somministrando, anche se il suo caso resta molto più preoccupante di quello che l'ha preceduto». La donna cavese è la seconda ricoverata per meningite nel giro di quindici giorni. Il primo caso ha riguardato uno studente dell'Istituto Tecnico per Ragionieri "Genovesi" di Salerno. Il giovane, ricoverato in un ospedale di Roma, è ora in via di guarigione. Nel suo caso, il virus non era di tipo contagioso, mentre in quello della signora le possibilità di contagio potrebbero sussistere. Tanto che i medici hanno già fatto riferimento alla profilassi da seguire, tramite le Asl territoriali, nel caso di persone venute a contatto con l'ammalata. Comunque, visto che i dati locali risultano in linea con quelli territoriali, i responsabili delle Aziende sanitarie locali smorzano gli allarmismi. Rocco Parrella, responsabile del Servizio epidemiologico e prevenzione dell'Asl Salerno 2, spiega: «La meningite può essere prodotta da numerosi microrganismi. Per prevenire questo tipo di patologie, siamo da tempo impegnati in campagne pubblicitarie. Dopo gli ultimi eventi, ci siamo attivati per la distribuzione di vaccini per anziani, bambini e categorie a rischio. Vorrei, però, invitare i cittadini a non preoccuparsi oltre misura. Il rischio, soprattutto nelle scuole e nei luoghi di aggregazione, non esiste. La situazione, inoltre, è tenuta sotto stretto controllo dal nostro comparto sanitario». Intanto, l'infettivologo primario del "Ruggi d'Aragona", Maurizio Mazzeo, invita i vertici dell'Azienda ospedaliera a rifornire il reparto di adeguate apparecchiature per fronteggiare eventuali e successivi casi gravi. La situazione, dunque, è ancora in evoluzione e, ovviamente, si registra una certa apprensione nel Salernitano per il ripetersi di questi casi della pericolosa malattia.
Fonte: Il Portico
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