Tu sei qui: CronacaDonna travolta, denunciato l'ospedale
Inserito da (admin), giovedì 3 novembre 2005 00:00:00
Omissione di soccorso. È l'accusa con cui i familiari di Annamaria Bottiglia, la 55enne travolta da un cavallo imbizzarrito sulla Statale 18, hanno deciso di denunciare l'ospedale "Santa Maria dell'Olmo". «Sono in attesa di un plico. Pare che ci sia - spiega l'avv. Alfonso Senatore, che assiste la famiglia della donna - una circolare che regolamenta l'impiego delle ambulanze in dotazione all'ospedale e che di fatto vieta l'uso per emergenze. Tengo a precisare che, se anche questa assurda direttiva fosse effettiva, nella nostra denuncia chiederemo all'autorità giudiziaria di fare le dovute verifiche. Bisogna correre ai ripari: non è possibile morire per strada a pochi metri dall'ospedale». Secondo i familiari, Annamaria sarebbe rimasta in strada in una pozza di sangue per ben 25 minuti, prima dell'arrivo dell'ambulanza di "Mani Amiche" e degli operatori del 118, allertati in ritardo e non prima del rifiuto ricevuto dai dirigenti ospedalieri. Dalla direzione dell'Asl Sa1 fanno sapere: «Con l'attivazione del 118, l'Assessorato regionale alla Sanità ha diramato una direttiva che riguarda tutti i presidi della Campania. Secondo questa regolamentazione, le ambulanze ospedaliere devono essere usate esclusivamente per il trasferimento dei pazienti urgenti, quali possono essere quelli da pronto soccorso, in caso di peggioramento, pazienti pediatrici e della rianimazione». L'uscita dell'ambulanza per casi, per così dire, da 118 priverebbe il presidio di un servizio, con rischi altissimi. «Il servizio delle ambulanze è da qualche tempo centralizzato. I dati in nostro possesso possono provare che il traffico per trasferimenti da un ospedale ad un altro è molto alto: prova della necessità del servizio». Intanto, restano gravissime le condizioni della donna. I medici dell'Umberto I sono riusciti a frenare l'emorragia interna, ma non hanno potuto intervenire per ricomporre la frattura al cranio. Stando ai primi bollettini medici, la donna aveva il cranio parzialmente fracassato, a seguito del colpo subito alla testa. I figli Mariagrazia ed Antonio stanno vivendo ore terribili. Per ora, il conducente del calesse, Alfonso Salsano, è indagato per lesioni gravi e violazioni delle norme sulla custodia.
Fonte: Il Portico
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