Un'esperienza sconvolgente ed indimenticabile: è quella vissuta mercoledì pomeriggio dalla signora Olmina P., 62 anni, moglie e madre di noti commercianti cittadini. Erano all'incirca le 16 quando, dopo aver percorso via Atenolfi, la malcapitata vittima si stava accingendo ad imboccare il sottopassaggio che consente di attraversare la Statale 18 (nelle foto a destra). All'improvviso la signora si è sentita strattonare, rendendosi immediatamente conto che stavano tentando di scipparle la borsetta; ha cercato, allora, di opporre resistenza, provocando una violentissima reazione dell'aggressore, che non ha esitato a scaraventare a terra la sua vittima. Ciononostante, la signora Olmina ha provato ancora a combattere, ma un fortissimo dolore alla spalla, provocato dalla caduta, l'ha costretta ad arrendersi ed a mollare la sua borsetta. Ma il dramma non era ancora terminato: nascosta alla vista altrui da un albero, la povera Olmina è rimasta dolorante, rannicchiata sul marciapiedi, senza essere soccorsa per alcuni, interminabili minuti. Trasportata, finalmente, al vicino ospedale cittadino, la signora è stata sottoposta ad opportuni accertamenti, che hanno evidenziato la frattura alla spalla, oltre a varie contusioni. Un busto di gesso, che l'obbligherà a rimanere a letto per almeno un mese: è la spiacevole conseguenza di carattere fisico che dovrà sopportare la signora Olmina, per la quale, però, lo shock vissuto sarà molto più difficile da dimenticare delle stesse lesioni fisiche. Un episodio, questo, che ripropone drammaticamente la "questione sicurezza" nella nostra città, soprattutto in determinate ore del giorno ed in alcune zone; quelle nei pressi dei sottopassaggi, ad esempio, andrebbero maggiormente presidiate dalle forze dell'ordine. Ma dopo tanti appelli inascoltati, chi crederà ancora alle solite, insulse promesse lanciate, di solito, dopo il verificarsi di simili episodi?