Tu sei qui: CronacaDue milioni di meridionali verso il Nord: Rapporto Svimez 2019 evidenzia rischio spopolamento
Inserito da (Maria Abate), lunedì 4 novembre 2019 15:05:58
Il rapporto Svimez 2019 fornisce dati preoccupanti per quanto riguarda il Sud. Negli ultimi 15 anni quasi due milioni di meridionali si sono spostati al Centro Nord Italia per andare a lavorare o a studiare.
«È un'emergenza le cui dimensioni superano il fenomeno dell'immigrazione», ha detto Luca Bianchi, direttore dello Svimez (Associazione per lo sviluppo industriale del Mezzogiorno), in occasione dell'anticipazione del rapporto 'L'economia e la società del Mezzogiorno'.
Si parla, infatti, di rischio spopolamento per il Sud Italia, specialmente per i piccoli centri sotto i 5mila abitanti. Nel solo 2017, si legge, sono andati via «132 mila meridionali, con un saldo negativo di circa 70 mila unità». E si tratta soprattutto di una fascia giovanile, e qualificata, della popolazione meridionale, solo parzialmente compensata da flussi di immigrati, modesti nel numero e caratterizzati da basse competenze.
Se l'Italia non cresce nel suo complesso, il Sud arranca sempre di più, al punto che il divario con il resto d'Italia aumenta progressivamente. «In base alle previsioni, l'Italia farà registrare una sostanziale stagnazione, con incremento lievissimo del Pil del +0,1%. Il Pil del Centro-Nord dovrebbe crescere poco, di appena lo +0,3%. Nel Mezzogiorno, invece, l'andamento previsto è negativo, una dinamica recessiva: -0,3% il Pil», si legge nel rapporto Svimez 2019.
In contemporanea cresce il gap occupazionale: gli occupati al Sud negli ultimi due trimestri del 2018 e nel primo del 2019 «sono calati di 107 mila unità (-1,7%)", nel Centro-Nord, invece, nello stesso periodo, "sono cresciuti di 48 mila unità (+0,3%)».
Altro dato che emerge è l'indebolimento delle politiche pubbliche nel Sud, che si esplica in una minore quantità e qualità delle infrastrutture sociali e riguarda diritti fondamentali di cittadinanza: in termini di sicurezza, di adeguati standard di istruzione, di idoneità di servizi sanitari e di cura.
Ancor più drammatici sono i dati che riguardano l'edilizia scolastica. A fronte di una media oscillante attorno al 50% dei plessi scolastici al Nord che hanno il certificato di agibilità o di abitabilità, al Sud sono appena il 28,4%.
«Riteniamo che riattivare gli investimenti pubblici nel Mezzogiorno - ha detto il presidente Conte alla presentazione del Rapporto -, soprattutto nei settori delle infrastrutture sociali, ambientali e viarie sia il modo migliore per colmare il gap tra Nord e Sud e garantire pieno accesso ai diritti di cittadinanza».
Fonte: Positano Notizie
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