Tu sei qui: CronacaEmergenza idrica: occorrono oltre 14 miliardi
Inserito da Il Mattino (admin), martedì 17 luglio 2001 00:00:00
Da troppi anni Cava deve fare i conti con il problema dell'emergenza idrica.
La situazione diventa ancora più grave durante il periodo estivo. Risale, infatti, all'estate del '93 l'ordinanza di inibizione all'uso potabile ed alimentare dell'acqua per la presenza di un'alta concentrazione di nitrati. Per fare un esempio recente, invece, risale alla scorsa settimana la mancata erogazione dell'acqua in alcune frazioni della città. La situazione di emergenza idrica in cui versa il comune ha indotto, così, il geometra Raffaele Faiella, responsabile comunale del servizio idrico, ad un approfondimento sistematico del problema. «Sono molteplici le problematiche legate al servizio acquedotto. - afferma Faiella - Oltre alla presenza dei nitrati nelle acque emunte dai pozzi, bisogna segnalare la sensibile diminuzione delle portate consegnate dall'acquedotto dell'Ausino rispetto alle previsioni del Piano Regolatore Generale degli Acquedotti. A fronte della stabilita dotazione idrica di 352.75 lt/sec, vengono allo stato immesse in rete 89 lt/sec dall'acquedotto dell'Ausino, 90 lt/sec da quello di Cernicchiara e circa 99 lt/sec dai pozzi della città, per una dotazione idrica complessiva di 278 lt/sec ed un disavanzo di 74-75 lt/sec. A tutto questo si aggiungono le disfunzioni della rete di distribuzione, a causa delle condotte obsolete, fatiscenti e soggette a fenomeni di corrosione, che provocano perdite cospicue di acqua, e della precaria razionalizzazione della rete idrica. Tradotto in numeri, questo vuol dire che su 150 Km di reti tubate, 1/3 è fatiscente e la perdita media stimata è di oltre il 30% di acqua trasportata. E' opportuno, inoltre, segnalare gli elevati costi per la potabilizzazione dell'acqua con il processo dell'osmosi inversa».
Il geometra Faiella propone, così, una serie di interventi, con il relativo costo massimo, per il riordino della rete idrica. Il primo lavoro segnalato è l'accentramento dei pozzi e delle condotte di adduzione ai serbatoi per una spesa massima di 4mld250mln; ancora la realizzazzione di un serbatoio a Passiano, San Martino e S.Giuseppe al Pennino per un costo totale di 4mld350mln. La ristrutturazione e l'attivazione del serbatoio Pietrasanta e Crocelle per un importo di 800 milioni, l'individuazione di nuove fonti di approvvigionamento dell'acqua, la revisione, riparazione e sostituzione di tronchi obsoleti, per un ammontare massimo di spesa di 3mld700mln. Ancora un miliardo dovrà essere investito per la protezione catodica delle tubazioni in acciaio. Altri interventi previsti sono la sostituzione delle condotte in eternit, posate agli inizi del secolo e tuttora in esercizio, e il completamento del sistema di telecontrollo e di telegestione, per una spesa di 800 milioni. Collaterali sono, inoltre, gli interventi di adeguamento della rete fognaria. Aggiunge Faiella: «Finora le ristrettezze del bilancio e la carenza di finanziamenti hanno impossibilitato l'amministrazione a procedere all'ammodernamento, seppur parziale, del sistema rete. Adesso, però, gli interventi non sono più differibili».
Fonte: Il Portico
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